In fiamme l'auto del capofacchino
Indaga la Mobile, la pista è dolosa

Domenica 11 Agosto 2013 di Massimo Chiaravalli
In fiamme l'auto del capofacchino Indaga la Mobile, la pista è dolosa
VITERBO - A fuoco l’auto di Andrea Rossi, figlio del capofacchino Sandro. E’ accaduto nella notte tra venerdì e sabato sotto casa, in via Leone Sabatini, alle porte della città. Ora sul fatto indaga la Squadra mobile della questura, coordinata da Fabio Zampaglione, per stabilire se - come sembrerebbe da una prima analisi - l’incendio sia di origine dolosa.

Venerdì sera molti facchini si sono radunati in casa di un amico per una cena, con la quale come da consuetudine aprono i festeggiamenti in onore di Santa Rosa. Una tavolata lunghissima di persone all’aperto, nel giardino dell’abitazione, come mostrano le foto della serata postate su Facebook da alcuni di loro. C’erano un po’ tutti, compreso Rossi e suo figlio, anche lui facchino. Intorno all’1,30 Andrea ha deciso che era arrivato il momento di tornare a casa, ma una volta arrivato l’amara sorpresa: la sua Audi stava andando a fuoco. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco e gli uomini della polizia scientifica per i rilievi.

Sandro Rossi - titolare di una catena di supermercati insieme a un altro ciuffo, Paolo Moneti - è stato ascoltato in questura per cercare informazioni utili a risalire al colpevole. «Si è trattato di domande di routine - dice il capofacchino - hanno voluto parlare anche con me per capire se qualcuno poteva avere interesse a fare un dispetto ad Andrea. Ma non credo sia così. Mio figlio comunque ha sporto denuncia». L’incendio è di origine dolosa? «Questo non lo so: sono arrivati i vigili del fuoco e la scientifica, lo stabiliranno loro».





Sembra che le fiamme siano partite dalla parte posteriore dell’auto, forse dalle ruote, per poi diffondersi fino a danneggiare anche la fiancata di un’altra vettura lì vicino. Chi conosce Andrea lo descrive come «un ragazzo - rivela un amico - che non ha problemi con nessuno. Episodio strano, si tratta di una via chiusa. Se venisse confermata la natura dolosa sarebbe grave». E le cause forse andrebbero cercate altrove.
Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA