Centro: chiusura «ragionata»
e incentivi ai vigili per il turno di notte

Domenica 30 Giugno 2013 di Alessia Marani
Luisa Ciambella, vicesindaco di Viterbo
VITERBO - Luisa Ciambella, vicesindaco, assessore al bilancio, patrimonio e polizia locale. Venerd ha voluto incontrare i sessantuno vigili urbani al comando di via Monte San Valentino.

Due mesi fa il comandante Franco Fainelli aveva lanciato l’sos: troppo pochi, dovremmo essere due ogni 600 abitanti. Una città ingolfata dal traffico, soffocata da parcheggio selvaggio, un centro storico in cerca di identità e le manifestazioni con la movida estiva al debutto. Eccola la Viterbo che l’aspetta.



Vicesindaco qual è la priorità?

«La sicurezza innanzitutto. E la carenza d’organico nella nostra polizia locale è evidente. Per prima cosa studieremo un nuovo modello organizzativo sulla base delle risorse esistenti. Bisogna capire, caso per caso, rispettando eventuali impedimenti fisici, e con criteri di equità, i margini per ridistribuire il personale tra dentro gli uffici e su strada».



E poi? Non si può lasciare una città senza vigili dopo il tramonto. O sì?

«Assolutamente no. Per Caffeina, iniziativa partita giovedì, nel frattempo con grande senso di responsabilità i vigili avevano studiato un piano a cui il Comune ha dato copertura fino alla fine della kermesse. Ma stiamo lavorando per garantire una pattuglia su strada dalle 20 all’una anche dopo il 7 luglio e fino a dopo Santa Rosa».



Come? Si spieghi meglio.

«Mettendo subito mano al bilancio, con l’impegno fin da ora a reperire i fondi necessari per incentivare gli agenti a prestare il loro turno per sei ore anche dopo le 20. Finora, la gestione è avvenuta attraverso lo strumento degli straordinari. La proposta che lancerà la nostra amministrazione è questa: settanta euro in più a chi monterà in pattuglia notturna. In questo modo, l’incentivo economico gratificherà chi prenderà servizio. Già questo lunedì conto di portare a casa il risultato: una pattuglia che girerà per la città di sera. Una garanzia in più per la sicurezza dei cittadini e anche il decoro della città».



Centro storico: chiuso?

«Non voglio dire che il centro storico va chiuso e stop. Piuttosto penso a una chiusura ragionata. Credo che un tavolo con i commercianti e i residenti vada aperto da subito. Che debbano essere prese in considerazione tutte le parti interessate direttamente e che vadano ascoltati suggerimenti e punti di vista. Ma da qualche parte si deve cominciare. Vede, quando appena insediati abbiamo dovuto firmare l’ordinanza di chiusura al traffico in occasione di Caffeina dal Corso a piazza delle Erbe, effettivamente per un’ora dalle 20 alle 21 abbiamo ritenuto giusto dare la possibilità ai residenti di raggiungere in auto le abitazioni. E sarà decisivo anche pensare a un piano parcheggi, sfogo essenziale».



Subito dopo Caffeina che succederà?

«Stiamo studiando la modalità di chiusura per via di San Lorenzo e via Cardinale La Fontaine, dove effettivamente il venerdì e il sabato sera estivi le auto non riescono a farsi largo tra i pedoni. E sarà da vedere anche se estendere il divieto di circolazione dalle 20 all’una anche alla domenica; in contemporanea stiamo cercando di capire se mantenere chiusa tutta l’area pedonale del Corso Italia, per non provocare disparità tra una parte e l’altra del centro. Ma, ripeto, ascolteremo residenti e commercianti. Un’ultima cosa: sono appena arrivati i contributi chiesti alla Regione dal la precedente amministrazione per installare ulteriori varchi elettronici. Lo dovremo fare entro il 31 dicembre di quest’anno».



Il sindaco ha appena firmato l’ordinanza che vieta di consumare alcolici in strada dopo la mezzanotte. L’altro anno la stessa ordinanza licenziata da Marini venne contestata.

«Intanto l’ordinanza non è frutto di una decisione unilaterale del sindaco, ma di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza provinciale coordinato dal prefetto, il quale ne ha vagliato il contenuto prima che fosse emanata. Ma ci tengo a sottolinearlo: va incontro alle esigenze di tante famiglie e giovani che la sera vogliono godersi il centro storico in serenità. Senza magari dovere imbattersi in orde di ragazzi e ragazze ubriachi con le bottiglie di birra in mano. È questo l’intento del provvedimento, non è un divieto fine a se stesso. Bere nei locali e nelle immediate pertinenze è permesso».
Ultimo aggiornamento: 17:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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