Pil, Istat rivede le stime di crescita: da +0,8 a +0,7%. Pressione fiscale stabile al 43,4%

Venerdì 23 Settembre 2016
Pil, Istat rivede le stime di crescita: da +0,8 a +0,7%. Pressione fiscale stabile al 43,4%
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Revisione al ribasso per l'andamento del Pil italiano nel 2015: il dato finale dell'Istat fissa la crescita a +0,7% rispetto alla stima preliminare dello 0,8% diffusa a marzo.
Nel 2015, continua l'istituto, il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.642.444 milioni di euro correnti. Rivisto anche, ma al rialzo, il Pil 2014 a +0,1% (da -0,3%). Il Pil 2014 era di 1.620.381 milioni. Nel 2015 si registra quindi un incremento di oltre 22 miliardi di pil rispetto al 2014.


Nel 2015 la pressione fiscale in rapporto al Pil si è attestata al 43,4%, invariata rispetto al dato del 2014. Lo rende noto l'Istat, correggendo, negli ultimi conti economici nazionali, le stime di aprile scorso pari a 43,5% per il 2015 e a 43,6% per il 2014.

«Il primo anno di ripresa coincide con l'insediamento di questo governo, questo ci incoraggia a proseguire nella direzione che l'esecutivo ha preso». Così un portavoce del Mef commenta le cifre Istat sul Pil e la revisione in positivo del 2014. «I dati sull'economia vanno affrontati con meno emotività. La revisione 2014 fa intendere che le politiche di sostegno della domanda attuate dal governo abbiano avuto un impatto già nel primo anno. L'intensità della ripresa non viene ritenuta soddisfacente, ma la crescita è tornata già da tre anni».
Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 18:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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