ADRIA - Galeotto fu il tetto. È da qui che prende le mosse un amore non corrisposto e deflagrato al punto da portare un 65enne siciliano residente a Cento a corteggiare in modo assillante una 47enne di Bellombra, fino a sfociare in veri e propri atti persecutori che gli sono costati la condanna in primo grado ad una pena di due anni, decisa dal giudice Alessandro Lucifora. Tutto inizia con la ristrutturazione del tetto nell'abitazione dove la donna, sposata, vive insieme alla propria famiglia. Ad eseguire i lavori è proprio il 65enne, Angelo Laisa, che si invaghisce della padrona di casa.
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