ITALIA-GERMANIA 2-1. LE PAGELLE.
SUPER MARIO E PIRLO DOMINANO

Venerdì 29 Giugno 2012 di Fabio Maccheroni e Oscar Eleni
ITALIA-GERMANIA 2-1. LE PAGELLE. SUPER MARIO E PIRLO DOMINANO
LE PAGELLE DELL'ITALIA.



PIRLO 8. 5

Salva un gol sulla linea in apertura, poi cresce a centrocampo, dove non solo nasce la qualificazione per la finale, ma dove è nata questa squadra. Probabilmente non vincerà il Pallone d’Oro, ma è il miglior giocatore dell’Europeo.

BALOTELLI 9

Doppietta alla Germania. L’avesse fatta Ronaldo avremmo detto che è normale. Quante volte rivedremo le immagini di Balo che si toglie la maglietta e mostra i muscoli dopo il raddoppio? (24’ st Di Natale 5: sbaglia un gol facile).

BUFFON 7. 5

Un paio di indecisioni all’inizio, ma poi esagera: vola un paio di volte sotto la traversa e tocca la palla con due mani. Incredibile.

BALZARETTI 8

Suo il fallo da rigore, ma non conta. Gli annullano un gol, lui annulla tutti gli avversari che gli capitano davanti. Scorrettissimo: in campo con quattro polmoni.

BARZAGLI 7. 5

Gomez, Klose? Sotto un altro. Di testa non la struscia nessuno.

BONUCCI 6. 5

Una scivolata decisiva su Klose, ma anche un paio di incertezze iniziali.

CHIELLINI 7

Non era in grandi condizioni, ma gli avversari non ci credono.

MARCHISIO 8

Se avesse passato la palla a Di Natale (30’st’) sarebbe stata una partita incredibile. Meglio, così possiamo crederci.

DE ROSSI 8

Domanda: che cos’è la sciatica? Spazza il campo così bene che se lo vedono all’Ama, Roma risolve un problema.

MONTOLIVO 7

Geniale assist per il raddoppio di Balotelli. Con lui al posto di Thiago Motta è un’altra cosa (18’ st Thiago Motta 5: appunto, con Thiago Motta è un’altra cosa).

CASSANO 8. 5

Cerchiamo ancora un aggettivo per il suo primo tempo, infiocchettato con l’assist per il colpo di testa di Balotelli (12’ st Diamanti 6: entra per difendere il 2-0 e lo difende).

PRANDELLI 9

È stato fra i pochi a credere in questa squadra. Dopo aver raccontato la storia dei sassolini che preferisce tenere ancora nelle scarpe per ricordarsi le critiche, comincia anche a sorridere. Forse ha capito anche lui che se la squadra gioca bene e vince mette tutti d’accordo. Poi, naturalmente, sul carro dei vincitori è giusto che ci resti da solo con i suoi pretoriani.





LE PAGELLE DELLA GERMANIA.



LOEW 4. 5

Con teutonica fermezza è riuscito a non accorgersi che aveva sbagliato formazione, con testardaggine aspettava di vedere cadere qualche mela dall’albero. Ma nella sostanza è rimasto inamidato come la sua bella camicia bianca.

KLOSE 6

Per fortuna è entrato soltanto all’inizio della ripresa, ma si è visto benissimo che se il bomber della Lazio fosse stato in campo dall’inizio avremmo avuto più incubi che visioni di gloria. Loew ci ha dato una mano.

NEUER 6

Ha preso quello che poteva, ma sulla furia Balotelli ha dovuto piangere e poi si è anche incartato per qualche rinvio. Stupendo nel finale della disperazione, da quasi attaccante.

J. BOATENG 5. 5

Doveva essere la spina nel fianco, ma era una spina tenera che ci ha fatto paura soltanto un paio di volte (26’ st Muller ng).

HUMMELS 5

L’unico vero brivido ce lo ha dato lui all’inizio, poi è diventato la carta velina. Il vento di Super Mario lo ha mandato a gambe all’aria.

BADSTUBER 5

Anche per lui l’incubo del ragazzo che travolge gli alberi, soprattutto se si sentono querce.

LAHM 5. 5

Pensavamo che potesse spezzare le ali di Balzaretti, invece è rimasto un fantastico pollicino.

KHEDIRA 5. 5

Ha perso la testa dietro ai nostri centrocampisti, poteva essere il toro da combattimento e la farfalla. È stato uno qualunque.

SCHWEINSTEIGER 5

Invisibile, come capita ai giocatori che giocano anche se non stanno benissimo. Una falena che sbatteva contro la luce del gioco azzurro.

KROOS 5. 5

Doveva essere l’uomo chiave per asfissiare Pirlo, ma a parte corsa e fisico non ci ricordiamo quasi niente.

OZIL 5

È andato a lezione dal pianista di Brescia, si è perduto, si è smarrito. Ha segnato il rigore, ma non ci sono tacche sulla sua pistola da grande.

PODOLSKI 5

Una figurina nella battaglia dei giganti. È diventato mansueto quasi subito (1’ st Reus 6: ci ha messo più energia).

GOMEZ 4. 5

Lui l’uomo prescelto per farci piangere, ma nella sostanza era soltanto un palo piantato nell’arena di Varsavia (1’ st Klose 6). .
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