Vicenza. Nella casa del pediatra-orco
filmati degli abusi sulle piccole vittime

Mercoledì 15 Giugno 2011
Domenico Mattiello subito dopo l'arresto (Ansa)
VICENZA - Inchiodato dalle immagini della polizia e soprattutto anche dai video privati che avrebbe girato di nascosto mentre visitava a suo modo i piccoli pazienti. Cos finito in carcere il pediatra vicentino Domenico Mattiello, 64 anni, arrestato ieri in flagranza di reato con l'accusa di violenza sessuale. Le indagini erano iniziate a metà maggio dopo una segnalazione di una maestra su presunti abusi ai danni di una bambina di tre anni che avrebbe in qualche modo raccontato del comportamento anomalo del professionista, molto noto in città e già rappresentante sindacale di categoria.



Secondo quanto riferito oggi dagli investigatori - alla presenza del Procuratore di Vicenza Paolo Pecori, del Questore Angelo Sanna e del capo della Squadra Mobile e vicequestore Michele Marchese - a rafforzare i sospetti sul pediatra era arrivato qualche giorno dopo un altro esposto da parte dei genitori di una bambina di 6 anni. La bimba, dopo essere stata visitata nello studio privato (attualmente posto sotto sequestro) del medico, avrebbe raccontato di «strani giochi» del professionista, oggi sospeso dall'ordine dei medici. A quel punto, la Procura della Repubblica ha delegato la Squadra Mobile all'indagine autorizzando un servizio tecnico di sorveglianza audio/video da una piccola stanza di un asilo dove il pediatra visitava.



Il blitz delle forze dell'ordine, è stato ribadito oggi, è scattato con grande anticipo sui tempi preventivati: l'intervento immediato si è reso necessario poiché il medico visitando una bimba di tre anni era passato a metodi non propriamente professionali. Mattiello aveva un cliché già pronto, che gli inquirenti temono sia stato ripetuto anche in passato: il professionista riprendeva di nascosto con una sua telecamera gli approcci e così stava facendo quando è stato interrotto dall'irruzione della polizia. La successiva perquisizione nello studio di Mattiello e nell'abitazione dove vive con la moglie ha portato al sequestro di altro materiale informatico, su cui ora sono in corso accertamenti.



«Una videoripresa che fa vedere atti sessuali su una minore di tre anni, è una prova granitica. Non voglio entrare nei particolari, ma le prove sono evidenti», ha precisato il procuratore Pecori. «Oltre allo smarrimento e lo sconcerto per quanto avvenuto, c'è anche la soddisfazione - ha aggiunto - di aver scoperto questo reato. Ora andremo a ritroso, ma siamo sicuri che quanto avvenuto almeno non potrà ripetersi».



Riguardo l'eventuale presenza o meno dei genitori durante le visite, il questore ha rilevato: «Sicuramente quando i genitori portano i figli a fare una visita entrano nello studio medico; ma a quanto risulta a noi, questo non avveniva all'asilo visto che si trattava di visite periodiche, che avvenivano anche con una certa frequenza». «In questo senso un pediatra - ha aggiunto Sanna - è la persona più fidata che ci sia, quindi le maestre e le operatrici si sentivano assolutamente tranquille. Nessuno poteva pensare minimante a quello che poi abbiamo scoperto».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 19:20
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