Politico Pdl a festino con coca e trans
Morgana: era fuori di testa, ho paura

Giovedì 1 Luglio 2010
Pier Paolo Zaccai, consigliere provinciale Pdl

ROMA (1 luglio) - Un consigliere provinciale di Roma del Pdl, Pier Paolo Zaccai, 42 anni, stato ricoverato in ospedale per una intossicazione da droga, dopo aver partecipato a un festino a base di cocaina e trans. Dopo il malore Zaccai è stato ricoverato all'ospedale Grassi di Ostia, dove abita. Le condizioni del consigliere, che è stato già dimesso, non destano preoccupazione.

Dopo il festino, in un appartamento al primo piano di un palazzo in via Manlio Torquato, in zona Appio, Zaccai - di professione consulente del lavoro - avrebbe cominciato a urlare e ad agire in maniera scomposta. Tanto da rendere necessario l'intervento degli agenti del commissariato di zona, della squadra mobile e successivamente anche della Guardia medica psichiatrica, che ne ha disposto poi il ricovero in ospedale.

Zaccai, hanno riferito alcuni residenti che abitano nella stessa strada svegliati dalle grida intorno alle sei, urlava dal balcone della casa. «Aiuto, aiuto mi hanno incastrato», diceva il consigliere gridando in modo scomposto. Chi ha assistito alla scena, ricorda di aver visto poi «quattro o cinque trans scappare dal palazzo». Molti spiegano che Zaccai «sembrava vaneggiare, dicendo frasi sconnesse. Urlava, qualcuno pensava che lo avessero aggredito. Per questo hanno chiamato la polizia». «Ho fermato due trans che camminavano velocemente uscendo dal palazzo, gli ho chiesto perché scappavano ma mi hanno risposto che in quell'appartamento c'era droga e loro non volevano guai», ha riferito la titolare di una lavanderia.

No a test tossicologici. Fonti del Grassi riferiscono che Zaccai è stato ricoverato alle ore 8.50 per una contusione al ginocchio e dimesso alle 11.30. Ai medici avrebbe detto di essere caduto per le scale. Ora si troverebbe a casa e starebbe bene. Non sono stati fatti i test tossicologici perché non è stato dato il consenso previsto in questi casi.

Alemanno: «È un bruttissimo episodio e mi auguro che la magistratura faccia luce e accerti se ci sono dei reati», commenta il sindaco di Roma, per il quale si tratta «di un fatto molto negativo».

Interrogati Zaccai e Morgana, versioni contrastanti. Zaccai e una trans brasiliana, Morgana, sono stati ascoltati entrambi e i due racconti coinciderebbero solo in alcuni punti, mentre in altri sarebbe contrastanti. Morgana, che si trova in questo momento all'Ufficio immigrazione della questura di Roma, non avrebbe il permesso di soggiorno. Secondo alcuni testimoni i due sarebbero arrivati ieri notte nell'appartamento a bordo di una Bmw.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo: cessione di sostanza stupefacente il reato ipotizzato al momento. A piazzale Clodio si attende che venga consegnata una informativa sugli accertamenti svolti sinora e su quanto è stato disposto in via d'urgenza. Al momento l'incartamento è contro ignoti.

Morgana: «Ho paura di Pier Paolo, una delle volte che sono uscita con lui l'ho visto girare con una pistola in macchina. Oggi l'ho raccontato anche alla Polizia. Ieri notte eravamo in quattro all'interno dell'appartamento compreso Pier Paolo, ma solo io ero con lui. Siamo stati insieme qualche ora - ha riferito la trans dopo essere stata ascoltata dalla Polizia - poi Pier Paolo è letteralmente impazzito quando gli ho detto che doveva andare via. Erano quasi le sei del mattino, lui ha iniziato ad urlare sporgendosi dalla finestra. Noi siamo scappate tutte e tre scendendo ai piedi del palazzo per dimostrare che non c'entravamo nulla. Uscivo con lui da quattro mesi ma stanotte Pier Paolo era fuori di testa. Ha tentato anche di picchiarmi». Morgana è una trans mora, dalla carnagione mulatta, alta e con la frangetta. La transessuale ha annunciato che nelle prossime settimane tornerà in Brasile.

«Qui è pieno di trans - hanno detto alcuni cittadini di via Manlio Torquato che hanno assistito alla scenata di Zaccai - ce ne sono tanti e spesso qui si vedono parcheggiate di notte delle auto di grossa cilindrata, tra cui diversi Suv».

«All'alba, ho visto tre trans scappare fuori dal palazzo, una di loro aveva un computer portatile sotto il braccio. Credo che utilizzino quell'appartamento al primo piano come punto di ritrovo - racconta il titolare di una pizzeria all'angolo di via Manlio Torquato - Ho sentito le urla di quell'uomo che si era affacciato alla finestra, sembrava quasi volesse buttarsi giù».

Il sito di Pier Paolo Zaccai

Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 23:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA