Immigrati, il Procuratore Nordio:
«Referendum sui nuovi ingressi»

Venerdì 8 Gennaio 2016 di Carlo Nordio
Il Procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio
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VENEZIA - Dopo aver proposto di proibire burqa e niqab per garantire la riconoscibilità dei cittadini di fede islamica, ora il Procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio in un editoriale sul Gazzettino torna sul tema del rapporto tra sicurezza e immigrazione in relazione ai fatti di Colonia, sollecitando di sottoporre «al vaglio della volontà popolare» il rischio che l'Europa, con una accoglienza indiscriminata, «diventi diversa da quella che è».

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Nordio sottolinea che il referendum sui nuovi ingressi dovrebbe «spiegare bene ai cittadini gli effetti culturali, economici, religiosi di una trasformazione» che può cambiare l'identità nazionale, facendo di questa parte del mondo «un'appendice afroasiatica». Il governo, dunque, nell'argomentazione del Procuratore aggiunto, «dovrebbe indicare il limite quantitativo oltre il quale l'identità nazionale sarebbe snaturata.
In altre parole - si chiede - quanti ne possiamo prendere? Centomila, un milione? O di più?». Questa, per Nordio, «è la domanda drammatica alla quale, prima o poi, si dovrà rispondere. Ma per ora non ci si pensa». La chiusura delle frontiere «di Paesi tradizionalmente tolleranti e "civili", come Danimarca e Svezia - rileva - non è altro che il frutto dell'inavvedutezza critica dei governi, e della stessa Unione»...

 
Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 15:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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