Quote latte, decine di aziende
vicentine in attesa delle sanzioni

Martedì 17 Marzo 2015
Michele Negretto, presidente di Confagricoltura Vicenza
VICENZA - "Il primo aprile finirà il regime delle quote latte e in Italia siamo al palo: saremo esposti alla concorrenza di tutti i produttori a livello internazionale, con lo svantaggio di non avere alle spalle una programmazione e una seria politica per la nostra zootecnia. E gli interventi governativi di questi giorni lo confermano".



Michele Negretto, presidente di Confagricoltura Vicenza, boccia il nuovo decreto attuativo della Pac approvato nei scorsi giorni dal ministero per le Politiche agricole, che prevede l’accesso ai contributi subordinato all’iscrizione ai Libri genealogici e ai controlli funzionali.



"Il decreto escluderebbe oggi quasi la metà degli allevatori italiani – spiega -. Quanti volessero percepire il premio dovrebbero iscriversi obbligatoriamente ai Libri genealogici, con dei costi che assorbirebbero una buona parte del premio stesso. Il Governo non deve entrare nel merito delle scelte aziendali d’impresa e discriminare gli allevatori tra serie A e serie B. Il ministero deve rendersi conto che stiamo attraversando un cambiamento epocale con la fine delle quote latte: ci deve essere una riorganizzazione del sistema che metta al centro l’allevatore e non le sue sovrastrutture, alla luce dei crescenti costi di produzione e della spietata concorrenza dei Paesi che, con più lungimiranza, sono riusciti da anni a strutturare il loro sistema produttivo".



In questi giorni, intanto, arriveranno anche in Veneto le sanzioni per gli anni di sforamento delle quote di produzione latte, che riguarderanno decine di aziende anche della provincia di Vicenza. Un conto che, complessivamente, in Italia ammonta a 1.343 milioni di euro. "Purtroppo nel nostro Paese la produzione del latte non è stata gestita correttamente dai Governi che si sono succeduti – dice Negretto -. Quanto è successo ha penalizzato fortemente la stragrande maggioranza degli allevatori, che per rispettare il loro limite produttivo hanno dovuto acquistare le quote e talvolta si sono indebitati e stanno ancora pagando adesso le rate del prestito contratto".



Il Veneto produce 11,10 milioni di quintali di latte che lo collocano al terzo posto in Italia dopo la Lombardia e l’Emilia Romagna. Il Veneto esprime, secondo stime di Veneto Agricoltura, un valore della produzione (ai prezzi di base del 2013) di quasi 450 milioni di euro. Secondo dati Agea il numero delle aziende con produzione di latte presenti nel Veneto, per la campagna 2013/2014, è di 3.515. "La zootecnica nel Veneto è un importante settore produttivo che fornisce prodotti tipici e di qualità – fa presente Negretto – e influenza favorevolmente l’ambiente e il territorio con il regolare sfalcio dei prati e i pascolamenti delle malghe, consentendo di mantenere la fertilità dei terreni grazie all’apporto di sostanze organiche. Il prezzo che è oggi remunerato alla stalla è molto basso e anche la Regione Veneto deve fare la sua parte. C’è l’esigenza che il nuovo Psr sia approvato quanto prima per dare modo alle aziende di investire, migliorando le strutture dell’allevamento e rendendosi più competitive sul mercato".
Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA