La scoperta. L'ingegnere di Bassano:
c'è un oceano su una luna di Saturno

Venerdì 4 Aprile 2014
Luciano Iess
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BASSANO - Una delle più piccole lune di Saturno, Encelado, probabilmente nasconde sotto la sua superficie ghiacciata un enorme oceano dal fondale roccioso e potenzialmente in grado di ospitare forme di vita. La scoperta, pubblicata su Scienze, la si deve all'equipe italiana guidata da Luciano Iess dell'università La Sapienza di Roma, che ha lavorato al progetto assieme ad esperti americani.



Il docente di ingegneria aerospaziale, nato a Padova ma per anni vissuto a Bassano del Grappa, dove ha frequentato il liceo scientifico Jacopo Da Ponte, preferisce essere cauto. Tuttavia, i dati della ricerca sono sorprendenti, tanto da attirare l'attenzione e l'interesse di tutto il mondo scientifico. «Anche una piccola probabilità di trovare forme di vita sarebbe un risultato straordinario», commenta Iess.



«Dalla ricerca emerge che alla profondità di 30-40 chilometri sotto il polo Sud di Encelado esiste una massa d'acqua pari a quella del secondo lago più grande della terra, il lago Superiore, profonda otto chilometri e si estende dal Polo Sud almeno fino alla latitudine di 50 gradi - spiega il docente, che nel progetto guida un pool di nove giovani - Il fatto che l'oceano abbia un fondale roccioso implica che l'acqua sia a contatto con silicati: una condizione nella quale potrebbero avvenire reazioni chimiche interessanti e potenzialmente ricche. C'è una ragionevole certezza che in quell'oceano nascosto possa esistere un ambiente potenzialmente favorevole alla vita».



Una teoria ottenuta con le misure eseguite dalla sonda italo americana Cassini, che da 10 anni studia quell'affascinante realtà. «È vero che si sono trovati nei getti dei geyser dei composti organici semplici come metano e CO2, ed è anche vero che i colleghi americani sono molto più possibilisti di noi - aggiunge - Personalmente ritengo che questo sia solo un primo step, un passaggio importante per approfondire la ricerca e che potrebbe aprire nuovi scenari».



La notizia della scoperta è rimbalzata da un capo all'altro del mondo, arrivando fino alla città di Bassano dove vive la famiglia d'origine di Iess e dove spesso ritorna nelle pause di lavoro che lo portano da un capo all'altro del mondo: «Ci torno almeno due, tre volte l’anno. Mi sento molto legato e la città mi piace molto, non solo per ovvi motivi affettivi. Amo molto la montagna, sono appassionato di camminate nella natura e mi piacciono i luoghi tranquilli. Da giovane ero anche un iscritto al Cai».

Luciano Iess è diventato in questi ultimi giorni quasi una celebrità: «Mi chiamano da ogni posto della Terra. Adesso c’è solo da augurarsi che tutto quello che è stat oscoperto e per il quale abbiamo lavorato a lungo, porti veramente in prospettiva a risultati grandiosi». (R.F.)
Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA