Il Tar conferma i limiti alle sale gioco
Orsi: «Orari ridotti, lotta a patologie»

Mercoledì 1 Luglio 2015 di Vittorino Bernardi
Il Tar conferma i limiti alle sale gioco Orsi: «Orari ridotti, lotta a patologie»
SCHIO – Il Comune di Schio ha vinto la prima battaglia contro la piaga sociale della ludopatia che da tempo colpisce molte famiglie scledensi, con più cittadini a bruciare salari e stipendi nelle macchinette mangiasoldi.



Il Tar del Veneto ha confermato l’ordinanza firmata il 25 marzo dal sindaco Valter Orsi per limitare l'orario delle sale giochi e di funzionamento delle slot machine dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni, anche festivi. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 25 a 500 euro e in caso di gravità o recidiva, cioè dopo 2 violazioni in un anno, scatta la sospensione dell'attività da 1 a 7 giorni.



Il Tar regionale ha respinto il ricorso contro la limitazione oraria di otto ore giornaliere presentato dai gestori di una grossa sala giochi aperta in città nel 2015. Il Tar ha sostanzialmente promosso l’ordinanza firmata dal sindaco Orsi.



“Il provvedimento è scaturito a seguito di una indagine sulla realtà sociale del territorio svolta dall’Ulss – si legge nella sentenza della Terza sezione – da cui emerge il costante aumento delle persone che necessitano di assistenza per patologie legate alla ludopatia, che coinvolgono non solo la singola persona, ma anche tutta la famiglia, con evidenti e inevitabili ripercussioni sulla comunità locale, dei cui bisogni, sindaco e comune devono farsi carico”. Il provvedimento restrittivo resta così in vigore, anche se non basterà a debellare il problema.



Il Comune di Schio non è solo sulla questione, l’ordinanza del 25 marzo è figlia della presa di posizione congiunta dei sindaci di Vicenza, Bassano del Grappa, Lonigo, Schio e Thiene che il 23 marzo avevano sottoscritto una lettera inviata al presidente del consiglio Matteo Renzi e ai ministri perchè il decreto in cantiere sul mondo delle sale giochi tenesse conto dei passi avanti fatti in questi anni dalle amministrazioni locali per contrastare il devastante fenomeno del gioco d'azzardo patologico.



Fare fronte comune contro il dilagare della ludopatia e fare tesoro delle buone pratiche messe in campo dai territori, prima che sia troppo tardi: ecco gli obiettivi e le azioni che le amministrazioni comunali vicentine intendono portare avanti con forza. Un forte incoraggiamento è arrivato dal Tar del Veneto.
Ultimo aggiornamento: 14:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA