La nuova frontiera dei ladri, strappare
il catalizzatore dalle auto in sosta

Martedì 21 Aprile 2015 di Vittorino Bernardi
La nuova frontiera dei ladri, strappare il catalizzatore dalle auto in sosta
SCHIO – Ladri di catalizzatori di auto, ecco una nuova categoria di malviventi operativi sul territorio scledense. Da una settimana corre su facebook un tam tam di cittadini che a macchia di leopardo, tra Santa Croce, Liviera, Santissima Trinità e Poleo lamentano il furto del catalizzatore della propria auto.



I casi emersi sono almeno 5/6, ma altre persone che non usano i social potrebbero essere cadute vittime di questa evoluzione della malavita in città. Le persone colpite da questa nuova tipologia di ladri sono state depredate nelle ore notturne, perché hanno lasciato la loro auto in strada, parcheggiata sotto casa o nelle vicinanze. I ladri dovrebbero rivendere il catalizzatore depredato per i metalli contenuti all’interno. Sono furti che non vengono neppure denunciati a carabinieri o polizia locale, ma urlati sui social.



Ad alzare la voce per lanciare un allarme generale è Marco Brunello, 55enne scledense, un personaggio pubblico della Valleogra. “Al mattino quando mettete in moto la vostra auto, dopo averla parcheggiata la notte o per tanto tempo fuori, e sentite un rumore diverso dal solito, anzi un forte rumore, non pensate che la vostra auto sia magicamente diventata un mostro da 300 cavalli. Semplicemente vi hanno tagliato il tubo di scarico estraendo o rubando il catalizzatore. Fate quindi molta attenzione dove parcheggiate l’auto e se casualmente notate delle persone sospette attorno a qualche vettura e magari una di loro sdraiata sotto, non esitate a chiamare le forze dell'ordine. Ogni furto di questo tipo produce un guadagno illecito da 40 a 100 euro. Mi raccomando automobilisti, fate attenzione e siate sempre vigili per telefonare all’occorrenza alle forze dell’ordine”.

Ultimo aggiornamento: 12:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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