Sammy su Patch Adams: «Un pazzo
di quelli giusti! Incontro impagabile»
Ed esce il suo libro sul viaggio Usa

Martedì 31 Marzo 2015 di Maria Elena Mancuso
Sammy Basso con Patch Adams, il medico americano che ha ispirato il film del 1998 con Robin Williams

TEZZE SUL BRENTA - Lo avevamo lasciato poche settimane fa sul palco del Festival di Sanremo con dei buffi occhiali verdi, l’emozione nella voce e il suo grande sorriso a illuminare la scena dell’Ariston. E a gennaio premiato a Bassano del Grappa nel giorno del patrono. Ma Sammy Basso, nonostante la progeria, la rara malattia genetica contro cui lotta ogni giorno con coraggio, è davvero instancabile. E così lo ritroviamo oggi alle prese con nuove sfide e nuovi incontri eccezionali da raccontare.

Quello con Patch Adams (ispirò il celebre film con Robin Williams), l medico, attivista e scrittore statunitense inventore della clownterapia, che ha saputo organizzare gruppi di volontari, provenienti da tutto il mondo, che si recano negli ospedale travestiti da clown con l'obiettivo di far riscoprire l'umorismo agli orfani e agli ammalati, e che ha fondato il Gesundheit! Institute nel 1971, un ospedale rurale con 40 posti letto, con cure gratuite e basate sulla compassione e sull’amicizia.

E poi i suoi primi esami all’università e il suo viaggio in America, diventato prima un documentario per National Geographic e adesso un libro.

“E’ un periodo intenso - ci racconta Sammy al telefono, dalla sua casa di Tezze sul Brenta -

faticoso ma pieno di soddisfazioni. Innanzitutto per l’incontro con Patch Adams della scorsa settimana. Hanno invitato me e i miei genitori a una sua conferenza. Ed è stato davvero incredibile! Prima abbiamo anche cenato insieme e trascorrendo con lui qualche ora, ho potuto capire chi è davvero Hunter Patch Adams: un pazzo scatenato! Ma di quelli giusti però! Il film non rende nemmeno lontanamente l’idea di quanto sia eccezionale quell’uomo! È stato incredibile conoscerlo, ascoltarlo e infine salire sul palco al suo fianco”.

Emozione e tanto divertimento, quindi. Le stesse sensazioni che si avvertono guardando le loro espressioni buffe in foto ("Entra nelle mie mutande" ha scherzato Patch esibendo sul palco mutandoni da guinness) e leggendo le parole che Sammy ha pubblicato sulla sua pagina Facebook all’indomani di quell’incontro: “Cenare con Patch Adams e ascoltare una sua conferenza non ha prezzo. È una persona fantastica, visionaria, ma soprattutto sincera. Non è facile vedere la luce negli occhi di qualcuno, ma Patch questa luce ce l'ha, e forte!”

La stessa luce che anima i tuoi occhi”, dicono in coro i tanti follower di Sammy sui social network. Una luce e una forza che lo accompagnano sempre. Non solo nel viaggio attraverso le dure prove che la sua malattia lo costringe ad affrontare, ma soprattutto nella quotidianità fatta di piccole cose. Di esami universitari, ad esempio, ma anche di viaggi meravigliosi.

“Diciamo che con l’università sto ancora facendo le prove”, racconta Sammy con un sorriso.

“Frequento il primo anno della facoltà di fisica. Ma l’università è tutto un altro mondo rispetto alla scuola e abituarsi non è facile. Non mi scoraggio, però. E vado avanti, cercando di trovare spazio e tempo per tutto. Il mio viaggio negli Stati Uniti dell’estate scorsa, ad esempio, continua a darmi un gran da fare! Dopo Sky, la serie completa di documentari andrà presto in onda anche su Raitre. Ma "Il viaggio di Sammy" è diventato anche un libro, edito da Rizzoli, in libreria dal 2 aprile. Nuovi impegni all’orizzonte, quindi. Con la presentazione del libro e con l’Associazione Italiana Progeria che porta il mio nome. Spero di incontrarvi in tanti per portare la mia testimonianza e scoprire insieme cos’è questa strana malattia che colpisce un essere umano ogni otto milioni - prosegue Sammy -. Se siete nei dintorni, vi do già un appuntamento. Il dieci maggio alla libreria La Bassanese di Bassano del Grappa. Vi aspetto per portarvi tutti in viaggio con me. Non mancate!”.

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 12:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA