VERONA - La figlia andava male a scuola e il padre, come punizione per la sua eccessiva svogliatezza, aveva deciso di non farla uscire di casa. Non solo: le aveva tolto praticamente ogni possibilità per comunicare con l'esterno. Per questo il 46enne V.M., accusato di violenza privata, è stato condannato mercoledì in tribunale a Verona a 6 mesi di reclusione. Il giudice lo ha assolto dall'accusa di maltrattamenti.
Per non farla uscire, l'uomo era andato per le spicce: le aveva legato una gamba a una maniglia, aveva estratto la sim card dal cellulare e le aveva anche tagliato i capelli. I fatti sarebbero avvenuti in una casa lungo il lago di Garda fino a due anni fa. Dopo la denuncia, i rapporti fra padre e figlia erano migliorati.
Ultimo aggiornamento: 15:11
Per non farla uscire, l'uomo era andato per le spicce: le aveva legato una gamba a una maniglia, aveva estratto la sim card dal cellulare e le aveva anche tagliato i capelli. I fatti sarebbero avvenuti in una casa lungo il lago di Garda fino a due anni fa. Dopo la denuncia, i rapporti fra padre e figlia erano migliorati.