Muore a 18 anni: un colpo di sonno
dopo la festa con la fidanzata sul Garda

Lunedì 12 Marzo 2012 di Laura Lorenzini
Simone Garofolo, morto nell'incidente di Melara
VERONA - Doveva essere una giornata speciale, per festeggiare un mese insieme. Si chiusa in tragedia, con la vita spezzata di Simone Garofolo, 18 anni, veronese di Nogara, che si schiantato con l’auto contro un ponticello di cemento sulla strada Altopolesana, in provincia di Rovigo, dopo aver accompagnato a casa la fidanzatina.



La tragedia è successa all’una e mezza di sabato notte. Simone, che viveva con i genitori nel Comune veronese, da un mese si era fidanzato con Chiara, che frequentava la sua stessa classe al liceo scientifico di Ostiglia (Mantova). L’altra sera ha deciso di andare a prenderla a casa sua, a Sermide, per farle passare una serata speciale.



L’ha portata in un locale sul lago di Garda, dove avevano festeggiato il loro primo mese di affetti. Poi l’ha riaccompagnata a casa percorrendo la strada regionale 482, che collega Ostiglia a Castelmassa, fatta tante volte per andare dalla ragazza. Al ritorno, forse, lo ha colto un colpo di sonno: a Melara, in un rettilineo, la sua Citroën è uscita di strada ed è andata a sbattere contro un manufatto di cemento che delimita un fondo agricolo. Quindi si è rovesciata più volte.



L’impatto è stato tremendo e per il giovane non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Vani i tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118, giunto poco dopo con i carabinieri di Castelmassa. La salma è stata trasportata all’ospedale di Trecenta.



Grande commozione per la sua scomparsa, con la sua pagina Facebook sommersa di messaggi. Simone, che viveva a Nogara con i genitori Luisa e Luciano e aveva un fratello, Mattia, era un ragazzo molto estroverso, che amava fare "casino con gli amici" e con una grande passione per lo sport. Amava il calcio e tifava per l’Hellas Verona, ma a livello agonistico era impegnato nel Volley Nogara, la squadra di pallavolo del suo paese. Gli amici lo avevano soprannominato "geometra" e così ieri lo hanno salutato in tanti: «Sempre sorridente e con un cuore immenso. Non ti dimenticheremo mai».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA