Sfiducia, la replica del sindaco Piva:
"Quel documento è una delusione"

Mercoledì 18 Giugno 2014 di Luca Gigli
Sfiducia, la replica del sindaco Piva: "Quel documento è una delusione"
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ROVIGO - Sarà anche passato il momento peggiore della crisi di maggioranza, ma i sonni non sono tranquilli per il sindaco Bruno Piva, alterato per l’ennesima maxi assenza dei suoi in aula.«Preferisco non parlare della mia maggioranza - sbotta - le cose sono sotto gli occhi di tutti. Chi rappresenta un gruppo di persone dovrebbe avere maggior senso di responsabilità».I problemi non appaiono risolti. Sotto la cenere qualcosa cova sempre e seppure Piva non abbia voglia di approfondire il tema, si lascia andare a un messaggio ben preciso sul futuro di questa amministrazione, soprattutto con all’orizzonte la mozione di sfiducia con 14 firme raccolte dalla minoranza, peraltro insufficienti. «Vorrei fare una considerazione: mi stanno esasperando. Mi pare che stiano chiudendo gli occhi: se il sindaco va a casa, che fine fa la città? E le società partecipate? Sulla mia scrivania c’è sempre una lettera che può mandare tutto a monte. E il piano del traffico? E tante altre cose. Se ci pensassero, capirebbero che il mio, della giunta e di tutti è un sacrificio quotidiano, ma io non sono votato alla santità».Quale lettera? Le sue dimissioni?«No, il decreto ingiuntivo verso Polesine acque. È sempre lì, ma non parte per il mio senso di responsabilità, così come questo senso mi fa restare qui per le tante cose da affrontare. Altri dimostrino di sentire queste stesse responsabilità».Non è stato gradito l’ingresso in giunta di Cristina Folchini, ma è stato posto da alcuni consiglieri solo il problema di un gioco di poltrone. All’esterno, però, si guarda a un conflitto d’interessi perché Folchini è un funzionario di Polacque. Non è la migliore delle soluzioni avere la sua presenza in Comune quando quest’ultimo ha in mano il futuro della società.«Non ha alcun peso Folchini in giunta sui nostri rapporti con Polacque: non è un dirigente».C’è per la prima volta una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Come la giudica?«Hanno messo dentro di tutto, ma si sono dimenticati di dire che nulla abbiamo fatto anche per i portatori di ipertrofia prostatica - ironizza Piva - è una delusione quel documento. Per esempio mi criticano, Federico Frigato per primo, per avere dato Palazzo Roverella alla Fondazione Cariparo, però abbiamo avuto 50mila visitatori per questa mostra e guardando agli ultimi tre anni, 120mila persone. Sulla caserma Silvestri scrivono sciocchezze: si documentino. È come dire che non faccio alcunché in Prato della valle a Padova: la caserma non è nostra. Lo stesso per Palazzo Angeli, che era fermo da anni e stiamo risolvendo, però il presidente del Cur era della loro area. E poi le classifiche del Sole 24 Ore, che ho sempre detto contino poco: il sindaco più amato d’Italia non è stato confermato. Spero che i rodigini siano intelligenti da capire che non è la giunta il problema di questa città: guardino in consiglio, da destra a sinistra».©
Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA