Delibera di fine anno: "regali" per tutti
Pioggia di euro a enti e associazioni

Mercoledì 4 Gennaio 2012 di Alda Vanzan
(archivio)
VENEZIA - Le malignit sono vietate, non il caso di domandarsi chi, tra gli amministratori veneti, trascorra le vacanze in quel di Creta. Sarebbe una volgarit. Perch qui stiamo parlando di cultura, di sensibilit storica, di attaccamento alle proprie radici. E tutto si svolto nella maniera pi semplice e cristallina possibile.



Per dire: il Comune di Kantano-Selino (Grecia) ha inviato una lettera - anzi due: la prima il 6 dicembre, la seconda il 9 dicembre scorso - facendo presente a Palazzo Balbi che è dal 2004 che si sta recuperando la fortezza di Castel Selino, quella costruita dai veneziani nel XIII secolo e poi distrutta dai pirati e dai turchi e poi ancora parzialmente ricostruita a metà dell’Ottocento. Ecco, bisognerebbe continuare i lavori, il preventivo è di 180mila euro, non è che la Regione Veneto potrebbe dare una mano? Come no, ecco qua 90mila euro. Va da sé che quando i lavori saranno finiti, nel 2013, ci sarà una bella targa che farà risaltare il "fondamentale contributo della Regione Veneto". E ci mancherebbe.



Val la pena prepararsi: non è stato l’unico contributo portato in giunta a Palazzo Balbi la settimana scorsa, nell’ultima seduta dell’anno. Semmai, è curioso osservare che nella stessa giornata gli assessori veneti prima hanno lavorato di scimitarra per dimezzare se non addirittura azzerare un bel po’ di capitoli di spesa del bilancio 2012 e poi hanno dato fondo alle scorte del 2011. Un anno fa di questi tempi s’era parlato di una manovra da lacrime e sangue, adesso si scopre che non tutti piangeranno. Magari i contributi sono meno grassi rispetto al passato, ma ci sono sempre. Il governatore Luca Zaia, ad esempio, oltre alla fortezza di Castel Selino, si è interessato anche al Progetto "Da Venezia a Corfù, sul golfo della Serenissima" proposto dal Comune di Venezia e realizzato dalla Marco Polo System Geie (la struttura di diritto comunitario di cui è amministratore il consigliere regionale della Sinistra, Pietrangelo Pettenò), proponendo la continuazione del finanziamento regionale: 45mila euro per tre diverse iniziative.



Poi c’è il filone storico dell’antifascismo e qui subentra il vicepresidente Marino Zorzato: a bilancio 2011 aveva 100mila euro, sul finire dell’anno gli uffici si sono accorti che erano stati avanzati dei soldi. Spostare quei fondi a settori più sensibili, magari il lavoro e i contributi per i cassintegrati? Beh, non l’ha fatto neanche l’assessore competente Elena Donazzan quando si è trovata i residui dei buoni scuola, tanto che ha alzato il livello dei redditi per distribuire i fondi alle famiglie. E così, anche per Zorzato, ecco i nuovi contributi, a partire dai 37mila euro al Comune di Padova per il progetto "I viaggi nella Storia" che comprende viaggi a Bolzano, Norimberga, Marzabotto più 18 incontri didattici che coinvolgeranno 8mila studenti.



Ancora, c’è il capitolo libri. Tanti libri. Che nascono anche grazie a vecchissimi accordi. Ad esempio: nel 1987 la giunta regionale sottoscrive una convenzione che affida alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia la cura scientifica della Collana di studi e ricerche sulla cultura popolare veneta. Cosa propone quella Collana per il 2011? Un bel volume intitolato "La fienagione nelle Dolomiti Venete" che la Regione paga con 14.740 euro per 350 copie (di cui 300 per sé). Effettivamente serviva.



Naturalmente sul finire dell’anno non poteva mancare una coda della mitica 49, la legge regionale del 1978 che prevede l’erogazione di contributi per mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale. E qui si trova di tutto: i 3mila euro per composizioni di rose nei sestieri di Venezia, la stessa cifra per il "festival del tango argentino in tutte le sue forme artistiche e culturali", ma anche i 5mila per la gara di scialpinismo. In tutto fanno 167.850 euro.



A questa distribuzione di San Silvestro non si è sottratto l’assessore Daniele Stival, che è riuscito a trovare fondi anche per i francobolli con cui spedire le riviste delle associazioni nei veneti del mondo, per non dire delle processioni religiose (mille euro alla sagra della Madonna Fredda a Solagna, Vicenza) e, non ultime, le 200 copie del Dizionario della lingua veneta. Stival ha erogato fondi per i veneti nel mondo (55.500 euro), per l’identità veneta (235.100 euro), per le iniziative in materia faunistico-venatoria (47mila euro), pure per i progetti tesi a valorizzare il patrimonio linguistico veneto (170mila euro). In tutto 507.600 euro. Più di un miliardo di vecchie lire. E fortuna che un anno fa s’era detto: un bilancio da lacrime e sangue...
Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA