In coda all'altra auto per non pagare
il ticket: ecco il sistema anti furbetti

Mercoledì 13 Maggio 2015 di Alessia Trentin
Il parcheggio di Lambioi
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BELLUNO - Bellunum stringe la morsa dei controlli: con i nuovi software, i furbetti del parcheggio sono colti in flagrante. Si accodano alle auto in uscita, così da sfruttare l'apertura della sbarra prima che questa si richiuda. Un trucchetto, questo, a cui diciassette bellunesi ricorrono abitualmente per evitare di mettere mano al portafoglio quando parcheggiano a Lambioi. Nel solo mese di aprile l'hanno applicato settantuno volte. All'ennesima trovata di chi vuole usufruire del servizio gratis, Bellunum ha deciso di usare il pugno di ferro e, dopo il software per pizzicare in tempo reale gli automobilisti che tentano di accedere al piazzale utilizzando l'abbonamento di qualcun altro, di famigliari o magari colleghi, la società comunale a cui è affidata la gestione della grande area e della scala mobile annessa, ha affilato le armi.

«Ora abbiamo implementato il software - annuncia l'amministratore unico Davide Lucicesare - per cui la telecamera mobile è in grado di mandare un segnale agli operatori quando rileva due auto che escono vicine sfruttando una sola apertura della sbarra. I dipendenti, in base all'ora della segnalazione risalgono alle targhe controllando le registrazioni della videocamera. A quel punto dovrebbe scattare la multa».

Dovrebbe, appunto. Perché il regolamento di Bellunum non prevede nessuna sanzione per chi applica il trucchetto. «Al momento non sappiamo come punire queste persone, che sappiamo essere sempre le stesse, diciassette in tutto - prosegue l'amministratore -, ma abbiamo tempo novanta giorni per farlo. Perciò a breve modificheremo il regolamento inserendo questa aggiunta e poi partiremo con le multe». Un modo per tirare le orecchie fin da ora ci sarebbe, facendo pagare i venti euro come richiesto a chi perde il biglietto del park, ma per la società non è abbastanza. «Un conto è perdere il ticket - conclude risoluto Lucicesare - un altro è cercare di imbrogliare. E non si tratta certo di fare cassa, è una questione di correttezza e di rispetto delle regole».
Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA