Mille cittadini chiedono i danni
al Comune per l'aria inquinata

Martedì 20 Maggio 2014 di Lorenzo Zoli
Mille cittadini chiedono i danni al Comune per l'aria inquinata
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ROVIGO - Due rodigini chiedono al Comune un risarcimento per l'inquinamento da polveri sottili e il Comune sceglie di non costituirsi in giudizio, ritenendo, tra le altre motivazioni, che sia preferibile in un'ottica di costi-benefici pagare un eventuale risarcimento piuttosto che sostenere gli oneri della costituzione e della partecipazione alla causa amministrativa di fronte al Tar del Lazio.



Il ricorso nasce come una vera e propria class action proposta dalle associazioni Codacons e Articolo 32 Associazione italiana per i diritti del malato. Alle due onlus si sono aggiunti ben 1018 cittadini. Le controparti sono i ministeri competenti, le Regioni o le province autonome e i Comuni di residenza. Tra i firmatari due rodigini.



L'argomentazione alla base della class action è che la pubblica amministrazione abbia peccato di inerzia nel tutelare - come le è invece demandato - determinati diritti soggettivi che sono costituzionalmente garantiti. In particolare, il diritto alla salute e il diritto a vivere in luoghi salubri. Diritti che secondo l'impostazione del ricorso sono invece lesi dall'inquinamento da polveri sottili e dagli sforamenti ai limiti di concentrazione individuati dalla legge.



Ognuno degli oltre 1000 cittadini firmatari del ricorso ha chiesto un risarcimento di 2mila euro. L'amministrazione comunale nel valutare l'opportunità di costituirsi in giudizio ha ritenuto in primo luogo che a venire chiamati in causa sono anche enti sovraordinati ai Comuni; poi ha valutato che anche in caso di condanna al risarcimento il danno sarebbe esiguo.
Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 12:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA