Offese social a Milly Carlucci, Maria De Filippi si difende sul caso finito in tribunale

Giovedì 11 Febbraio 2016
Maria De Filippi
Maria De Filippi interviene sul caso delle offese social a Milly Carlucci finito al vaglio della Procura di Roma. La conduttrice, chiamata a testimoniare in tribunale per capire se fosse al corrente della campagna denigratoria lanciata contro la collega della Rai da un profilo Twitter che porta il suo nome, nonché dal sito web "Trash Italiano", si difende punto per punto.

«In risposta alle velate o esplicite polemiche sorte in conseguenza all’esposto effettuato dalla Signora Milly Carlucci riguardo al Premio Social TV 2015, e alle conseguenti letture e controletture della vicenda - scrive la De Filippi - mi sento di dichiarare quanto segue, nella speranza che non sia stato tutto fatto artatamente per accendere riflettori su programmi tv che dovrebbero tendere ad intrattenere i telespettatori anziché dibattersi su polemiche più consone ai tribunali che non alla pagina degli spettacoli».

«Posso dichiarare - spiega la conduttrice Mediaset - qui come in Tribunale, di NON essere la regista occulta di un bel niente. E tanto meno di essere indagata per questo tipo di accuse. Ho rispetto del mio tempo e ho altre priorità a cui dar spazio nella mia vita, che non dettare alle cosiddette web star, messaggi offensivi contro chicchessia. Non ho profili personali, ufficiali, ufficiosi o fake su nessun social (anche se mi è stato più volte offerto). Ciò non di meno, li leggo e mi diverto, a volte di più, altre volte di meno, a seconda di quel che leggo. Conosco personalmente alcuni titolari di questi profili social – chi lo fa per hobby, chi lo fa per mestiere – anche perché spesso presenti nelle platee o nei backstage dei programmi tv. E con certezza, senza tema di essere smentita, so di non aver mai nemmeno influenzato nessuno di questi “operatori”».

La De Filippi conclude: «Sono convinta dell’importanza di combattere il cyberbullismo, ma penso anche che né Trash Italiano o il fake che porta il mio nome o altri profili similari, possano indurre nessuno al suicidio. Ieri, per esempio, il fake con il mio nome, durante Sanremo pubblicava una foto di me e di mio marito con scritto “Strani amori”, vista la presenza di Laura Pausini sul palco. Né io né mio marito abbiamo sentito l’impeto al suicidio. Io la penso così. So bene che sia lecito pensarla diversamente e tifo per la libertà di pensiero. Aggiungo anche un bel “mai dire mai”. Per cui potrò persino cambiare idea, ma fino ad ora, per esempio, non mi sono mai sognata di querelare chi da ambiti di produzioni rivali ai programmi che conduco, ha fatto intendere, velatamente o meno, via social o blog, che io avessi il potere di taroccare l’Auditel a mio vantaggio. Auguro tanta serenità».
Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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