Usa, la fidanzata gli racconta di essere stata stuprata, lui uccide il presunto colpevole. Ma poi scopre la verità

Domenica 25 Giugno 2017 di Federica Macagnone
Usa, la fidanzata gli racconta di essere stata stuprata, lui uccide il presunto colpevole. Ma poi scopre la verità
«Ma davvero ho buttato via la mia vita per una bugia? La mia esistenza è finita a causa di una menzogna?». È totalmente stralunato e annichilito Christopher Membreno, il 24enne che lunedì scorso, insieme a due amici, ha ucciso a Brooklyn un uomo a coltellate e bastonate credendo che avesse stuprato la sua fidanzata, obbligandola a un ménage à trois con un suo amico. In realtà, secondo quello che è emerso in questi giorni, il rapporto sessuale era completamente consensuale e l'unico momento di tensione fra i tre c'era stato quando la ragazza aveva reagito infastidita perché uno dei suoi partner aveva cominciato a filmare la scena. A cose fatte, poi, probabilmente temendo che quella giornata di sesso sfrenato potesse venire alla luce, la ragazza ha pensato di giocare d'anticipo e ha chiamato Christopher raccontandogli di essere stata violentata.

«Era spaventata e disorientata - ha raccontato piangendo il ragazzo, che ora è dietro le sbarre, durante un'intervista dal carcere al Daily News - Ho chiamato due miei amici e, seguendo le indicazioni della mia fidanzata, siamo andati a cercare a casa sua Manos Ikonomidis, un ragazzo di 20 anni, uno dei due che lei mi aveva descritto come uno dei suoi stupratori. Lo abbiamo incrociato mentre usciva, io volevo solo giustizia, volevo solo bloccarlo fino all'arrivo della polizia. Non ricordo molto altro, ero "fatto": lui ha cominciato a lottare, ho dovuto difendermi».

Ma la versione della polizia è leggermente diversa: risulta infatti che Christopher e i suoi amici siano andati da Manos armati di coltelli e mazze da baseball e, dopo averlo picchiato e avergli assestato quattro coltellate al petto, siano fuggiti lasciandolo morire in una pozza di sangue. Non risulta, inoltre, che la vittima abbia ingaggiato una lotta con i suoi aggressori. Pochi istanti prima di morire è riuscito a bussare alla porta di un vicino chiedendo aiuto, poi è crollato definitivamente. I detective hanno anche appurato che la fidanzata della vittima aveva ricevuto un messaggio minaccioso su Instagram con il quale le si annunciava che qualcuno si sarebbe "preso cura" del suo ragazzo. Christopher è stato arrestato insieme al suo amico 24enne Gabriel Dos Santos, mentre proseguono le ricerche del terzo uomo che era con loro. Gli investigatori, in ogni caso, sono arrivati alla conclusione che il rapporto a tre che ha scatenato la tragedia fosse assolutamente consensuale. Christopher, nel frattempo, è completamente devastato: dice che da giorni non dorme e non si lava, e che comunque ama sempre la sua fidanzata, con la quale non ha ancora potuto parlare. «La amo ancora - dice - Non so perché, ma la amo. Ma ora non so più per che cosa devo vivere. E adesso voglio solo delle risposte alle mie domande».

In tutto questo, i detective non hanno ancora stabilito se la ragazza rischia conseguenze penali per quello che è accaduto. «Finora non c'è alcuna accusa contro di lei - ha detto una fonte della polizia - D'altra parte mentire al proprio fidanzato non è la stessa cosa che mentire alla polizia».

E mentre i protagonisti della vicenda si dibattono in preda ai loro incubi, per l'unico innocente di questa storia, Manos Ikonomidis, si sta preparando una funzione commemorativa che si terrà lunedì: mercoledì verrà sepolto dopo una messa funebre alla Saint Nicholas Church.
Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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