Turchia, fallito colpo di Stato: 265 morti. Erdogan: «I responsabili saranno puniti»

Sabato 16 Luglio 2016
Turchia, fallito colpo di Stato: 265 morti. Erdogan: «I responsabili saranno puniti»
18

La notte più lunga della Turchia si conclude dunque con il fallimento del colpo di stato tentato da una fazione dell'esercito contro il presidente Tayyip Erdogan. Dopo ore di bombardamenti e combattimenti a Istanbul e nella capitale Ankara, i militari golpisti si sono arresi. Ma la loro sconfitta appariva già chiara durante la notte, quando l'aereo di Erdogan è atterrato all'aeroporto Ataturk di Istanbul, solo poche ore prima nelle mani dei putschisti. 

Al momento il numero delle persone rimaste uccise negli scontri relativi al tentato golpe in Turchia è salito a 265, mentre 1.140 sono i feriti.

Più di mille e 500 gli arresti. Lo riferiscono le autorità turche spiegando che tra questi si contano 104 golpisti uccisi dalle forze fedeli al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Come ha reso noto il primo ministro Binali Yildirim, 161 sono «i martiri» tra civili e forze governative.

Inizialmente una parte dell'esercito sembrava aver preso il potere, ma nell'arco di cinque ore la situazione è completamente cambiata: la popolazione è scesa in piazza, fermando i militari. Il premier Erdogan, dopo essersi diretto in volo verso la Germania, è tornato a Istanbul. I leader dei tre principali partiti di opposizione in Turchia oggi pomeriggio alle 14, ora locale, riferiranno in Parlamento. Lo ha annunciato il presidente dello stesso Parlamento, Kahraman. Nella notte i tre principali partiti dell'opposizione in Turchia avevano denunciato e preso le distanze dal colpo di Stato militare. Unanime è stata infatti la condanna da parte del partito filo curdo Hdp, del partito nazionalista Mhp e del Partito del popolo repubblicano Chp. Il leader del Chp il più grande partito di opposizione in Turchia, Kemal Kalicdaroglu, ha ricordato su Twitter che in passato il Paese ha già «sofferto molto» per i colpi di stato che ha subito. Anche il leader dell'Hdp, Selahattin Demirtas, ha affermato che non è questa la strada giusta verso il cambiamento in Turchia, ma serve un percorso democratico.

Cinque generali e 29 colonnelli sono stati già sollevati dai loro incarichi. Tornato a Istanbul, il presidente Erdogan si è concesso piu di un bagno di folla nella zona dell'aeroporto. Acclamato da migliaia di sostenitori, che ha salutato con il gesto della rabia, mutuato dai Fratelli musulmani, il "sultano" ha ringraziato il suo popolo per averlo sostenuto scendendo in piazza, mentre una folla festante sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A loro, ha promesso che «i traditori» che hanno tentato di rovesciarlo «pagheranno un caro prezzo».

Il massimo organismo turco di controllo dei magistrati e procuratori ha sollevato dall'incarico 2.745 giudici in tutto il Paese. Lo scrive l'agenzia Anadolu, precisando che la decisione è stata presa in una riunione di emergenza dell'Alto consiglio di giudici e procuratori, questa mattina. La stessa fonte aggiunge che la riunione aveva lo scopo di adottare misure disciplinari contro i giudici sospettati di avere collegamenti col religioso musulmano Gulen che vive in Usa ed è stato accusato di aver ispirato il fallito golpe.

Inoltre cinque membri del Consiglio supremo dei giudici e dei procuratori (Hsyk) turco sono stati rimossi dall'incarico.

Il colpo di stato militare. La mente dietro il golpe, ha accusato direttamente Erdogan, è il suo ex alleato diventato nemico numero uno, l'imam e magnate auto-esiliatosi in Usa, Fethullah Gulen. Che però, in un comunicato, ha condannato il tentativo di golpe, giurando di esserne estraneo: «Per qualcuno come me che ha sofferto sotto diversi colpi di stato militari nelle ultime cinque decadi, è particolarmente offensivo essere accusato di avere legami con un tentativo del genere».

Alle prime luci dell'alba, la Turchia si è svegliata ancora in stato d'assedio. L'emittente statale Trt e la tv privata Cnn Turk, entrambe occupate e poi abbandonate nella notte dai putchisti, mostravano le immagini dei soldati che si arrendevano sul ponte del Bosforo, chiuso al traffico dalla scorsa notte. Vicino a loro, i sostenitori di Erdogan festeggiavano sopra i tank. In mattinata, ancora scontri armati venivano segnalati in diverse zone della città. In queste ore, assicura la compagnia di bandiera Turkish Airlines, l'aeroporto Ataturk sta comunque riprendendo a funzionare regolarmente. Situazione critica anche ad Ankara, dove è stato bombardato il Parlamento ma nessun deputato risulta ferito. Quando era già giorno, sotto attacco è finita anche l'area della faraonica residenza presidenziale, il simbolo del potere di Erdogan. Lì si contano almeno 5 vittime. Ma la Turchia ha fretta di chiudere i conti con la sua lunga notte d'inferno. Il premier Binali Yildirim ha lanciato un appello a tutti i deputati, chiedendo di presentarsi oggi pomeriggio ad Ankara per una seduta straordinaria del Parlamento.

Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci