Turchia, camion bomba fa strage
undici poliziotti morti, settanta feriti

Venerdì 26 Agosto 2016
Turchia, camion bomba fa strage undici poliziotti morti, settanta feriti
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Un camion carico di esplosivi è saltato in aria ad un posto di blocco, vicino a una stazione di polizia, lasciando un cratere e almeno 11 agenti di polizia morti e una settantina di feriti a Cizre, cittadina a maggioranza curda nel sud-est della Turchia, a ridosso del caldissimo confine siriano. Un sanguinoso attentato che, come molti altri compiuti nella zona negli ultimi mesi, è stato prontamente attribuito dalle autorità di Ankara ai curdi del Pkk prima ancora che da quest'ultimo giungesse una rivendicazione. Il kamikaze alla guida ha probabilmente fatto detonare l'autocarro-bomba in anticipo, essendo stato fermato al posto di blocco, quando il suo obiettivo era con ogni probabilità la centrale di polizia, poche decine di metri più in là. Bilancio: 11 agenti morti e 78 feriti, dei quali tre sono civili passanti, secondo il bilancio ufficiale fornito dal governatore della provincia di Sirnak.

E le immagini trasmesse dai media mostrano anche la stazione di polizia in parte crollata e ridotta praticamente a uno scheletro di cemento.
Poi la rivendicazione: «La nostra squadra sacrificale ha compiuto un'azione forte a Cizre che ha fatto decine di morti fra i poliziotti», ha dichiarato il Pkk sul suo sito web, affermando che si è trattato di una vendetta per «l'isolamento continuato» al quale è sottoposto il suo e per la carenza di informazioni sul suo conto. Il premier turco, Benali Yildirim, ha spiegato in conferenza stampa a Istanbul di non avere alcun dubbio sulla responsabilità del Pkk. Il suo vice, Numan Kurtulmus, ha poi aggiungendo in un tweet che «la Turchia sta combattendo intensamente contro organizzazioni terroristiche» e che Il Pkk/Ypg e l'Isis hanno colto il fallito colpo di stato del 15 luglio come un'opportunità». Il Partito dei lavoratori curdi ha forse inteso così vendicare l'intervento diretto delle forze armate turche in Siria, dove - rilevano molti analisti - con il pretesto di combattere l'Isis, Ankara vuole in realtà rintuzzare l'espansione vittoriosa dei curdi del Ypg, alleato del Pkk e dei peshmerga curdi iracheni, che la Turchia considera come una unica entità ostile e pericolosissima per la propria integrità territoriale. Da mesi il sud-est della Turchia è tornato con intensità a essere teatro della guerra civile strisciante che oppone il Pkk ad Ankara, che ha fatto finora oltre 40.000 morti e che è ripreso vigore dal luglio 2015, dopo due anni di fragile tregua, ed è già costata la vita a centinaia di persone. Un conflitto che in Turchia è quasi un'estensione della guerra finora vittoriosa che i combattenti curdi stanno conducendo contro l'Isis in Iraq e Siria.
Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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