Usa, Trump: «Potevo parlare del sexgate, ma ho evitato perché c'era la figlia»

Martedì 27 Settembre 2016
Bill e Chelsea Clinton mentre seguono il dibattito
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Di fronte ai primi sondaggi che descrivono la netta vittoria di Hillary Clinton al primo dibattito presidenziale, Donald Trump cerca giustificazioni dicendo di non aver voluto attaccare l'avversaria sul lato più debole, la vita personale, cioè il Sexgate e Monica Lewinsky. E poi fa la vittima, accusando gli organizzatori del dibattito di avergli dato un microfono che non funzionava bene. «Suo marito era nella sala insieme alla figlia, che ritengono sia una giovane signora molto simpatica e quindi non ho detto quello che stavo per dire perché sarei andato nel personale», ha affermato, intervistato da Fox, Trump. «Ho deciso di non dirlo per non mancare di rispetto a Chelsea e forse alla famiglia» ha detto ancora il repubblicano la cui figlia Ivanka è amica della figlia dei Clinton, che però ha accusato l'avversaria di «aver detto cose molto cattive contro di me, è una cosa triste».

In una successiva intervista alla Cnn, Trump ha fatto capire che al prossimo dibattito non sarà così rispettoso.
Riguardo al microfono, Trump si è più volte lamentato, parlando con il giornalisti dopo il dibattito, del fatto che non funzionasse bene. «Il mio microfono era difettoso, l'avete notato? Mi domando, che l'abbiano fatto apposta?», ha domandato polemico, suggerendo, come ha fatto altre volte in passato, che gli organizzatori dei dibattiti cerchino di sfavorirlo.
Ultimo aggiornamento: 11:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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