Le terapie segrete per la "conversione" degli omosessuali. In Russia sarebbero almeno una dozzina le cliniche a condurre queste pseudo cure, pratiche abusive utilizzate per "riconvertire" con la forza le persone LGBTQ+. Lo ha riferito l’emittente Current Time, finanziata dagli Stati Uniti.
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Le cliniche choc di Mosca
Le cliniche, che operano a Mosca, nelle regioni di Rostov e in parti del Caucaso settentrionale russo, fanno pagare fino a 130.000 rubli (1.420 dollari) per i servizi di "trattamento". I "servizi" sono spesso forniti in segreto. Tra le cliniche c’è un centro di riabilitazione russo-ortodosso della regione di Mosca che, secondo quanto riferito, isola le persone LGBTQ+ per almeno sei mesi mentre «si incontrano con i terapisti e pregano». Un altro centro di terapia della conversazione, con sede a Mosca, ha detto ai giornalisti di Current Time che può fornire «una sessione di ipnosi via Skype» per curare «l'omosessualità».
I rapimenti
Alla fine dell’anno scorso, il Washington Post ha riferito che le famiglie in Russia pagavano cliniche private per rapire i loro figli queer e costringerli a sottoporsi a una terapia di conversione. Secondo un rapporto del 2022 del gruppo di sostegno LGBTQ+ Vykhod, una persona queer su tre in Russia ha subito violenza o discriminazione a causa della propria identità sessuale. Nel novembre 2023, la Corte Suprema russa ha bandito il cosiddetto “movimento LGBT internazionale”, un gruppo che formalmente non esiste. La mossa ha suscitato il timore che le autorità potessero utilizzare questa definizione, formulata in modo vago, per attuare ampie persecuzioni contro le persone LGBTQ+.