In evidente stallo con la sua offensiva in Ucraina, la Russia sta cercando di recuperare parte delle armi che in passato ha esportato in Paesi come il Pakistan, l'Egitto, la Bielorussia e il Brasile. Secondo alcuni funzionari citati dalle fonti informate del Wall Street Journal, dallo scorso aprile il Cremlino avrebbe chiesto al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi di restituire più di un centinaio di motori degli elicotteri russi di cui Mosca ha bisogno per la sua guerra contro l'Ucraina.
Putin in difficoltà con gli armamenti
Sempre secondo quanto riportato, Al-Sisi avrebbe accettato di fornire a Putin alcune armi precedentemente acquistate.
Ma l'Egitto è solo uno dei tanti Paesi con il quale la Russia sta intrattenendo trattative sul riacquisto di armi: coinvolti anche Pakistan, Bielorussia e Brasile. In passato, per decenni Mosca ha venduto a questi e ad altri Paesi aerei, missili e sistemi di difesa aerea russi, divenendo il secondo esportatore di armi al mondo.
Le fonti
Lo sforzo bellico contro l'Ucraina ha però messo in difficoltà le forniture belliche della Russia e ora Putin cercare di riacquisire soprattutto motori per gli elicotteri d'attacco e da trasporto russi che le sue forze hanno perso contro le difese ucraine all'inizio della guerra.
Tra le fonti del Wall Street Journal si annovera persino un ex ufficiale dell'intelligence russa, il quale ha personalmente affermato che la Russia "Sta segretamente cercando di riacquistare ciò che ha venduto ai suoi clienti in precedenza".
Gli incontri segreti
Essendo in difficoltà con lo sforzo bellico, la Russia ha naturalmente sacrificato buona parte della sua redditizia attività di esportazione di armi. In particolare, le armi destinate all'India e all'Armenia vengono ora inviate nella zona di contatto in Ucraina.
"Gran parte degli sforzi di Mosca per riacquistare armi russe sono arrivati quando il Cremlino ha respinto un'offensiva delle forze ucraine nell'est e nel sud del Paese", affermano fonti confidenziali al Wsj. "Con l'offensiva che sta rallentando, la Russia sta cercando di riprendere l'iniziativa sul campo di battaglia, anche se non è chiaro se le nuove forniture daranno a Mosca le risorse di cui ha bisogno per intensificare i suoi attacchi".