Istanbul, autobombe vicino allo stadio: 38 morti. Gruppo estremista vicino al Pkk rivendica

Sabato 10 Dicembre 2016
Istanbul, autobombe vicino allo stadio: 38 morti. Gruppo estremista vicino al Pkk rivendica
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Il gruppo estremista curdo Tak (Falconi per la liberazione del Kurdistan), nato da una costola del Pkk, ha rivendicato con un comunicato il duplice attacco di ieri sera vicino allo stadio del Besiktas a Istanbul, che ha provocato almeno 38 morti e 155 feriti.

Nel comunicato, pubblicato sul suo sito, il gruppo spiega che nell'attacco sono morti anche 2 suoi militanti.
 
 

L'azione viene descritta come una rappresaglia per la detenzione del leader del Pkk, Abdullah Ocalan, in prigione dal 1999, e per le operazioni militari dell'esercito turco contro i ribelli curdi nel sud-est del Paese, che dall'estate 2015 hanno causato centinaia di morti su entrambi i fronti. Già ritenuto responsabile di diversi attentati in Turchia contro le forze di polizia, il Tak è un gruppo scissionista del Pkk, da cui si dichiara indipendente. Le autorità ritengono tuttavia che il legame tra le due organizzazioni continui a esistere.

La maggior parte delle 38 vittime sono poliziotti; sette i civili. Lo ha detto il ministro dell'Interno turco, Suleyman Soylu, il quale ha spiegato che gli attacchi erano specificamente mirati a colpire la polizia.

«Ci sono indicazioni per cui il partito fuorilegge dei lavoratori del Kurdistan (PKK) potrebbe essere dietro gli attacchi» avvenuti ieri sera a Istanbul, ha spiegato il vice primo ministro turco Numan Kurtulmus che all'agenzia Anadolu, sottolineando che l'uso di una autobomba è tipico per un attacco del PKK. Kurtulmus ha aggiunto che sono stati utilizzati tra i 300 e i 400 chilogrammi di esplosivo spiegando che «al punto in cui la bomba è stata fatta saltare in aria, c'è un buco e la macchina non esiste più. È stata completamente distrutta. C'è solo un grande cratere in quel punto.» Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che il suo paese non si piega al terrorismo: «Ogni volta che la Turchia fa un passo in una direzione positiva, la risposta immediata è il sangue, la vita, la brutalità e il caos della mano insanguinata delle organizzazioni terroristiche», ha detto in una dichiarazione on-line. 

Le bombe sono esplose a circa 45 secondi di distanza in prossimità dello stadio della squadra di calcio Besiktas, che aveva appena concluso un incontro. La maggior parte degli spettatori si erano già dispersi. Il Besiktas, club sportivo, ha con «veemenza» condannato l'attacco vicino al suo stadio di casa a Istanbul. Per ora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell'attentato. Lo scorso anno ci sono stati una serie di attentati a Istanbul, Ankara e in altre aree in Turchia. Alcuni sono stati rivendicati da militanti curdi, mentre altri attacchi sono attribuiti allo Stato islamico.

L'intero centro della città è stato subito blindato dalla polizia e decine di ambulanze hanno fatto la spola con gli ospedali. Le immagini hanno mostrato alcuni veicoli danneggiati e diversi caschi della polizia sparsi per terra. Il club del Bursaspor ha reso noto che nessuno dei suoi supporter è rimasto coinvolto. 

Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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