Grecia, 20enne scompare durante vacanza con gli amici: trovato morto dopo 11 anni in un pozzo

Sabato 25 Febbraio 2017 di Federica Macagnone
Grecia, 20enne scompare durante vacanza con gli amici: trovato morto dopo 11 anni in un pozzo

L'ultima volta che Steven Cook venne visto da un testimone era in un bar di Malia, a Creta: passata la soglia del locale il ragazzo, uno studente 20enne di Sandbach, nel Regno Unito, fu come risucchiato in un buco nero. Nessuno lo ha più visto, nessuno ha più saputo che fine avesse fatto. Adesso, dopo anni di silenzio, di paura e di incertezze alla famiglia è stata comunicata la notizia più devastante che ha spazzato via in un attimo l'ultima briciola di speranza rimasta.
 

 

Era il primo settembre del 2005 e Steven era in vacanza sull'isola con un gruppo di amici. Erano settimane che non riusciva a trattenere l'emozione per il suo primo viaggio all'estero: quando mise piede in Grecia, per lui fu un'esplosione di gioia. Quella sera era uscito con i suoi compagni di viaggio dal quale si era successivamente separato: l'ultima volta è stato avvistato mentre chiedeva informazioni a un barista chiedendogli la strada per ritornare al suo albergo. Poi il nulla. L'unico dato certo è che Steven era stato visto andare nella direzione opposta a quella indicata. Da quel momento la polizia ha cercato incessantemente per mesi il ragazzo senza mai arrivare alla conclusione del caso. Nel 2015 la famiglia ha lanciato l'ennesimo appello, a dieci anni dalla sua scomparsa, offrendo 7mila sterline a chiunque avesse informazioni. Negli anni sono giunte tante segnalazioni, ma nessuna aveva mai un fondo di verità: riaccendeva solo la speranza dei genitori, Pat e Norman, che per 11 anni si sono aggrappati alla possibilità che Steven fosse ancora vivo.

La svolta del caso è arrivata poco meno di una settimana fa, quando un gruppo di operai è stato chiamato per pulire un pozzo: è stato sul fondo che è stato ritrovato uno scheletro, una cintura e una macchina fotografica usa e getta.
Adesso il test del Dna ha confermato le paure della famiglia: i resti umani ritrovati appartengono a Steven. «Oggi abbiamo appreso che, dopo oltre 11 anni, il nostro amato figlio, fratello, zio, nipote e amico tornerà finalmente a casa per stare con noi ancora una volta - ha scritto la famiglia su Facebook - Abbiamo sempre tenuto viva la speranza che Steve sarebbe tornato per condividere risate, amore e felicità. Purtroppo lo porteremo a casa per dargli il nostro addio. Trovarlo è stata la nostra unica ragione di vita e con gli anni abbiamo continuato a credere che lo avremmo ritrovato vivo. Non sapere che fine abbia fatto una persona che si ama è un dolore immenso». Steven è pronto per tornare a casa, ma un alone di mistero continua ad avvolgere la sua scomparsa: sono ancora tanti, troppi, per la famiglia, gli interrogativi senza risposta.

Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 14:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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