Migranti, Ue ad Ungheria: «Non finanziamo muri»

Venerdì 1 Settembre 2017
Viktor Orban
7
L'Unione Europea «non finanzia la costruzione di muri o barriere». Così il vice portavoce capo della Commissione
Europea Alexander Winterstein risponde, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, alla richiesta avanzata a mezzo stampa dal governo ungherese alla Commissione Europea, affinché contribuisca ai costi sostenuti da Budapest per costruire barriere al confine con la Serbia volte a impedire l'arrivo di migranti. 

L'Ue, continua Winterstein, sostiene gli Stati membri nell'acquisto di equipaggiamenti per «il controllo delle frontiere, ma non finanzia le barriere». Quanto al fatto che per l' Ungheria un contributo europeo costituirebbe un dovere di «solidarietà», Winterstein ha notato che «la solidarietà è una strada che ha due sensi», e non può essere
intesa a senso unico. 

«Prendiamo atto che il governo ungherese ora riconosce che la solidarietà è un principio importante dell'Ue e
che apprezza il supporto che l'Ue può fornire nel proteggere gli interessi comuni - ha continuato Winterstein - mentre incoraggiamo l' Ungheria a fare uso dei fondi già forniti finora, se Budapest ora richiede un sostegno addizionale, la Commissione è pronta ad esaminare la richiesta e a fornire l'assistenza appropriata, se la situazione lo richiede, in linea con il diritto comunitario». 

«La solidarietà - ha aggiunto il portavoce - non è un menu à la carte, in cui puoi scegliere un piatto, per esempio la gestione delle frontiere, rifiutandone nel contempo un altro, come il rispetto delle decisioni sui ricollocamenti (di richiedenti asilo, ndr) prese dal Consiglio».  Il governo ungherese vorrebbe che la Commissione pagasse la metà delle spese relative alla barriera, cioè circa 400 mln di euro, e il premier Viktor Orban ha scritto una lettera al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker a questo proposito. La Commissione Europea ha fornito fondi all' Ungheria per la gestione delle frontiere, ma Budapest «non ha presentato richieste formali»
riguardo alla barriera alla frontiera sud, spiegano fonti Ue. 

La lettera di Orban non aveva allegati né conteneva cifre e, in ogni caso, i finanziamenti andrebbero richiesti formalmente. «Se l' Ungheria chiede ulteriori aiuti in aggiunta a quelli già forniti, esamineremo la richiesta velocemente, se è il caso, in linea con le leggi dell'Ue», ha proseguito Winterstein. Ma la Commissione Europea «non finanzia staccionate o barriere ai confini». 

Gli Stati nazionali possono decidere di erigere barriere ai confini esterni, se lo ritengono necessario (lo hanno fatto per esempio la Spagna per proteggere le enclaves di Ceuta e Melilla sulla costa marocchina e la Bulgaria al confine con la Turchia), ma senza finanziamenti Ue.  L'Unione Europea può comunque finanziare l'acquisto di equipaggiamenti, come telecamere a infrarossi, veicoli o fondi per assumere ulteriore personale, cosa che è già successa per alcuni Paesi, come la Bulgaria e la stessa Ungheria, dove operano una ventina di addetti di Frontex. «I confini si possono gestire senza barriere e noi forniamo finanziamenti per questo tipo di gestione», concludono
fonti Ue.


 
Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 12:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci