Esercito inglese a caccia di soldati. Per attrarli cade il tabù della barba: non sarà obbligatorio radersi

Dietro questa decisione c'è una motivazione molto pratica e poco estetica, come ha confermato lo stesso ministro della Difesa Grant Shapps, che in passato aveva definito tale divieto «ridicolo»

Sabato 30 Marzo 2024 di Chiara Bruschi
Esercito inglese a caccia di soldati. Per attrarli cade il tabù della barba: non sarà obbligatorio radersi

Dopo la Royal Air Force che si è adeguata nel 2019 e la Royal Navy che lo permette da anni, anche l'esercito britannico ha ceduto alle pressioni della modernità, uniformandosi a tutti gli altri corpi militari del Regno Unito: per i soldati che decidono di arruolarsi e prestare servizio, non sarà più obbligatorio radersi barba e baffi. Un divieto caduto dopo cento anni e numerose recenti diatribe. Dietro questa decisione c'è una motivazione molto pratica e poco estetica, come ha confermato lo stesso ministro della Difesa Grant Shapps, che in passato aveva definito tale divieto «ridicolo»: «Poiché il reclutamento dell'esercito è una grande priorità e un recente sondaggio di YouGov ha rilevato che la maggior parte degli uomini (il 54%) dichiara di avere barba o baffi, ho chiesto all'esercito di rivedere formalmente il divieto di avere la barba, ormai obsoleto. Oggi è stata apportata questa ragionevole modifica», ha dichiarato. Palesemente sensata, secondo Shapps, e - non troppo - velatamente necessaria a rimpolpare le truppe, visti i venti di guerra che soffiano sempre più insistenti dall'est europeo e dal Medio Oriente.

IL PIANO

La speranza dei vertici dell'Esercito è infatti proprio questa: andare incontro alle esigenze di una generazione a maggioranza barbuta, così da attirare un maggior numero possibile di nuove reclute. Un portavoce dell'Esercito ha dichiarato alla Bbc che la novità è arrivata dopo un'attenta revisione interna durata diversi mesi, arrivata fino sul tavolo di Carlo III: «Arrivare a questo risultato ha richiesto un po' più di tempo del previsto a causa del maggior numero di soggetti coinvolti, tra cui Sua Maestà il Re, i nostri politici e i nostri alleati», ha precisato Paul Carney, il sottufficiale più anziano in capo, in un messaggio video di quattro minuti inviato alle truppe, con cui ha annunciato il provvedimento.

Il capo di Stato Maggiore Sir Patrick Sanders «ha tenuto conto delle vostre opinioni e ha deciso che la politica sull'aspetto cambierà, consentendo ai nostri ufficiali e soldati di farsi crescere la barba», aggiunge Carney. La nuova concessione richiederà comunque un certo decoro: barba e baffi dovranno essere sempre ordinati, ben curati e saranno controllati di routine, scrive la Bbc.

LE REGOLE

La lunghezza deve essere compresa tra 2,5 e 25,5 mm e deve essere tagliata dagli zigomi e dal collo. Non deve essere «a chiazze o irregolare» e «non deve avere colori esagerati». Inoltre, l'Esercito ha dichiarato che ci potranno essere occasioni specifiche in cui il personale dovrà essere rasato, e che gli ufficiali e i soldati saranno «invitati a farlo quando le circostanze lo richiederanno». E non si tratta, per rimanere in tema, di voler cercare il pelo nell'uovo. La questione è da sempre molto delicata: il principe Harry, per sposare Meghan Markle in uniforme ma con la barba incolta, dovette chiedere il permesso ufficiale alla regina Elisabetta, creando non poco malumore tra i ranghi e soprattutto mandando il fratello William su tutte le furie perché a lui, questo strappo alla regola, non era stato concesso. Schapps, lo scorso Natale, aveva sottolineato con nota polemica come i soldati britannici fossero «perfettamente in grado di combattere anche con la barba». Una frase difficile da contraddire, soprattutto viste le modalità di combattimento del secondo millennio. Non la pensava allo stesso modo Alessandro Magno, che alla vigilia di una delle più importanti battaglie contro i Persiani - il 30 settembre 331 a.C. - ordinò alle truppe di radersi il viso, contro ogni pregiudizio del tempo. Fino a quel momento, infatti, i peli sul viso erano stati considerati segno di coraggio, forza e virilità. Ancora una volta, proprio come oggi, la motivazione è stata di natura pratica: secondo lo storico Christopher Oldstone, i nemici fino a quel momento avevano vinto più di una battaglia aggrappandosi proprio alla lunga barba dei soldati macedoni, disarcionandoli per poi ucciderli senza pietà.

Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 14:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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