Si infittisce il giallo della giornalista svedese, Kim Wall, uccisa lo scorso 10 agosto a bordo di un sottomarino artigianale, dove si trovava per intervistare il miliardario, inventore danese Peter Madsen, proprietario del sommergibile.
Dopo serrate ricerche in mare, il suo corpo mutilato, con la testa, le braccia e le gambe mancanti è stato trovato da un ciclista che passava di lì, il 21 agosto, nella baia di Koge (a poca distanza dall'ultimo ritrovamento). «Non è stata ancora stabilita nessuna causa della morte», ha aggiunto Jensen. Madsen è in custodia cautelare, come sospettato per l'omicidio della donna. L'uomo ha ammesso di aver gettato il suo corpo in mare ma ha sempre sostenuto che la giornalista sarebbe morta a bordo dopo essere stata colpita da un portellone del sottomarino.