Charlie, ospedale Londra: "Giusto esplorare trattamento sperimentale"

Venerdì 7 Luglio 2017
Charlie, ospedale Londra: "Giusto esplorare trattamento sperimentale"
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Arriva l'apertura. ​Un nuovo giudizio per il caso di Charlie Gard, il bimbo affetto da una malattia rarissima sulla cui vicenda si erano già espressi i tribunali britannici e la Corte europea dei diritti dell'uomo. Ad avere chiesto una nuova udienza all'Alta Corte di Londra oggi è stato il Great Ormond Street Hospital, dove il bimbo è ricoverato da mesi. 



Una decisione annunciata dal Gosh, «alla luce delle nuove evidenze relative a un potenziale trattamento per la sua condizione». Una mossa che cambia le carte in tavola ed era molto attesa dai familiari del bimbo, che lottano da mesi perché al piccolo sia data una chance di trattamento. L'ospedale ricorda di essere vincolato dalla sentenza dell'Alta Corte che «ci proibisce espressamente - spiega - di trasferire Charlie per la terapia nucleosidica» in qualsivoglia struttura. «Questa decisione è stata accolta dalla Corte d'Appello, dalla Suprema Corte e dalla Corte europea dei diritti dell'uomo», ricorda l'ospedale. Una decisione che «è stata anche sostenuta inequivocabilmente da alcuni dei più celebri medici e scienziati del mondo».



La sentenza afferma inoltre che è nell'interesse di Charlie che la respirazione artificiale sia interrotta e che i suoi medici forniscano al bimbo solo cure palliative, continua il Gosh. La sentenza di 'Mr. Justicè Nicholas Francis afferma inoltre che: «È legale, e nell'interesse migliore di Charlie, non subire la terapia nucleosidica, assicurandosi sempre che le misure e i trattamenti adottati siano i più compatibili con la dignità di Charlie». L'ospedale sta ora dando, quindi, «all'Alta Corte l'opportunità di valutare oggettivamente gli annunci di nuove evidenze. Spetterà all'Alta Corte - conclude l'ospedale - pronunciarsi sui fatti».

ENOC, "OSPEDALE VUOLE PROVARE IL PROTOCOLLO" «Mi è giunta notizia che i ricercatori hanno messo a disposizione il loro trattamento per l'ospedale di Londra il quale pensa di poterlo verificare». Lo ha detto in un videomessaggio dalla Repubblica Centrafricana, dove si sta occupando di bambini bisognosi, la presidente dell'ospedale Bambino Gesù, Mariella Enoc, confermando che il Great Ormond Street Hospital, dove è ricoverato il piccolo Charlie, sta pensando di verificare il protocollo. 

«Ringrazio molto tutte le persone che fanno ricerca - ha detto la presidente dell'ospedale Bambino Gesù nel videomessaggio -, perché noi non sappiamo quanto è la loro fatica e la loro soddisfazione non è mai economica ma è quella di salvare vite». E ha aggiunto: «Sono contenta per la mamma e il papà di Charlie, che hanno una piccola speranza, e per l'opportunità che a questo bambino viene data. Noi non sappiamo quali risultati ci saranno ma sappiamo che dobbiamo credere nella scienza e dobbiamo continuare a darle la possibilità di andare avanti». 
Ultimo aggiornamento: 20:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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