Buzz Aldrin, malore al Polo Sud. L'astrofisico romano: «Era sul lettino ma scherzava con tutti»

Giovedì 1 Dicembre 2016 di Enzo Vitale
Buzz Aldrin dopo il trasporto in Nuova Zelanda dal Polo Sud
«Dopo un estenuante volo di 24 ore siamo al sicuro in Nuova Zelanda». La frase  è stata postata su Twitter da Christina Korp, manager e direttore della missione di controllo Gemini 12 e Apollo 11.
L'Antartide non perdona e le temperature del Polo Sud, seppur nella stagione “estiva”,  (si può arrivare a meno 45 gradi centigradi) stavano dunque per essere fatali al secondo uomo che ha messo piede sulla Luna: Edwin Eugene Aldrin Jr, al secolo Buzz Aldrin. L'astronauta  della Nasa, ormai ottantaseienne (è nato infatti nel gennaio del 1930) ha avuto un malore alla base Usa Amudsen-Scott nel corso di una visita turistica. All'evento hanno asssitito anche alcuni ricercatori italiani che si trovano per motivi di studio nella stazione antartica degli Stati Uniti. Il secondo uomo sulla Luna è stato prima trasportato  con un volo di emergenza alla base scientifica americana della stazione di McMurdo e poi accompagnato con un volo militare in Nuova Zelanda.

ALESSANDRO SCHILLACI: DUE AVVENTURE IN UNA
In questi giorni nella Stazione Amudsen-Scott, all'estremo Sud del mondo, si trova anche il giovane astrofisico romano Alessandro Schillaci. Oltre a vivere la fantastica avventura in Antartide, Schillaci ha vissuto in prima persona la disavventura di “Buzz” Aldrin : «E' avvenuto tutto all'ingresso della base -racconta il ricercatore via web-, stavo tornando dall'Osservatorio dove lavoro il giorno. Aldrin era seduto su una sedia, con ossigeno e assistito dal personale medico della base». 
L'astrofisico romano è in Antartide per un importante esperimento di Cosmologia Sperimentale di una Università americana (ma fra un po' ne sapremo di più, segute ilmessaggero.it ndr).
«L'astronauta -prosegue Schillaci- mi e' sembrato felice e parlava sia con il medico sia con i tanti curiosi tra ricercatori e personale logistico della base. Scherzava soprattutto sul suo malore dovuto all'alta quota, non va dimenticato che qui, oltre alle temperature estreme, un ruolo fondamentale lo gioca anche l'altitudine. La Stazione Amudsen-Scott, infatti, si trova a circa 2.800 metri. E poi vedere un personaggio del genere a pochi metri da me, mi ha tanto emozionato -dice ancora Alessandro-. Avevo voglia di parlarci,  mi sono però trattenuto e sono rimasto un po' ad osservarlo. Incontrare un mito dell'esplorazione spaziale in un luogo così estremo come il Polo Sud è stata davvero un'esperienza unica. Indossava una T-shirt per l'esplorazione di Marte. Non l'ho disturbato data la situazione del suo malore e dopo poco tempo e' ripartito alla volta della Nuova Zelanda. Sorrideva e ha alzato il pollice nel segno di “tutto ok” state tranquilli».

(Il giovane astrofisico romano Alessandro Schillaci alla base Amudsen-Scott al Polo Sud)

L'AVVENTURA DELL'APOLLO 11
Buzz Aldrin ha preso parte alla storica missione dell'Apollo 11, la prima che conquistò la Luna nel luglio1969,con Neil Armstrong e Michael Collins. Da allora è rimasto un personaggio pubblico, intervenendo più volte a favore dell'esplorazione dello spazio. A consacrarlo nella cultura pop è stato Buzz Lightyear, il giocattolo astronauta a lui ispirato del film di animazione Toy Story.


(La foto prima di partire per il Polo Sud, al centro Aldrin)



(Aldrin con la maglietta di Marte a bordo dell'aereo che lo porterà alla base Amudsen Scott)

IL VIAGGIO
Ora l'astronauta sta bene e, a dire il vero, a parte i primi momenti, per lui non ci sono state grandi preoccupazioni. Ma certo la “non giovane” età di Buzz qualche pensierino l'ha dato e quindi si è immediatamente ricorso all'emergenza con il suo trasporto, organizzato dalla National Scientific Foundation, in un luogo meno difficile, ovvero la Nuova Zelanda. Ora Aldrin è ricoverato in un ospedale di Christchurch e le sue condizioni sono stabili. Sarà mantenuto in osservazione tutta la notte ma, in ogni caso, secondo i reponsabili del viaggio turistico; «Buzz è di buon umore». Tale buon umore è anche supportato da una serie di immagini che lo stesso Aldrin ha postato su Twitter attraverso una serie di foto di Christina Korps. L'ex astronauta della Nasa, insieme a un gruppo, era partito alcuni giorni fa dall'aeroporto di Città del Capo, in Sudafrica, per l'estremo Sud del mondo: l'Antartide.


(La base Amudsen-Scott degli Usa posta quasi al centro del continente Antartico, nell'immagine anche le Stazioni degli altri Paesi)

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Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 18:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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