Barcellona, il capo della polizia: «Un solo terrorista in fuga, due ancora da identificare. Nella villetta più di 100 bombole di gas»

Domenica 20 Agosto 2017 di Mauro Evangelisti
Barcellona, il capo della polizia: «Un solo terrorista in fuga, due ancora da identificare. Nella villetta più di 100 bombole di gas»

dal nostro inviato
BARCELLONA E' solamente uno il terrorista in fuga dopo il giovedì di sangue in Spagna, gli altri due considerati ricercati sono in realtà quelli morti nell'esplosione ad Alcanar. Oltre ai due furgoni già noti, sono state sequestrati anche una moto e un'altra auto, mentre dalle ispezioni nelle abitazioni sono emersi elementi utili per ricostruire i movimenti della cellula di terroristi. 

Il bilancio degli attentati a Barcellona e Cambrils e il punto sulle indagini sono stati fatti durante una conferenza stampa a Barcellona tenuta dal Carles Puidgemont, presidente della Catalogna, Joaquim Forn ministro dell' interno della Catalogna e Josep Lluis Trapero, capo dei Mossos de Esquadra (la polizia).

Puidgemont: "I cittadini di Barcellona da subito hanno lavorato per recuperare normalità che è migliore risposta ad attentatori ed esclusioni di gruppi antirazzisti che vogliono approfittare della situazione.

Ringrazio tutte le forze di polizia e Los Mossos per avere evitato più vittime Puidgemont la comunità catalana ha mostrato unità in questa situazione".
                       
Il ministro dell'Interno: “Stiamo lavorando su differenti linee di investigazioni. Sono passate 72 ore ma siamo potuti avanzare molto nella comprensione del gruppo che ha fatto questi attentati. I dispositivi di reazione sono stati positivi".  
                     
Trapero: "La cittadinanza ci ha dato appoggio e collaborazione costante. Il bilancio registra 14 vittime in due attentati. Si sta consolidando lo scenario dell'esplosione a Alcanar: ci sono due morti e più persone ferite. Si stava preparando materiale esplosivo per uno o più attentati a Barcellona. Sono indagini difficili, ci vorranno giorni, ci sono ancora bombole di gas butano da esaminare: nella villetta ce n'erano più di 100 e c'era anche esplosivo di quello usato dall'Isis. Con ogni probabilità la cellula era ormai pronta ad attaccare: questione di poche ore o di un giorno.  Per adesso riteniamo che ci fosse un solo attentatore sul furgone noleggiato e in azione sulla Rambla e che questa persona non potesse usare esplosivo. Grazie al dispositivo anti-terrorismo ci sono 800 agenti in più in tutta la Catalogna".

Confermato dal capo della polizia lo scenario di Cambrils: "All'una l'attentato, a Cambrils l'auto travolge l'agente al posto di blocco e sei turisti, un'altra viene poi accoltellata. Qui la vittima dei torriristi è una sola. Poi un agente spara e uccide 4 jihdisti mentre il quinto viene colpito da un altro agente: i 5 avevano cinturoni esplosivi finti. Ricapitolando: abbiamo identificato 5 terroristi mentre altre 4 persone sono in carcere. Ad Alcanar, nell'esplosione, sono morte due persone".

Le ore prima dell'attentato
"I Mossos non avevano ricevuto chiamate o segnalazioni sulla casa di Alcanar. Dei 12 terroristi nessuno aveva precedenti. Solo l'Imam aveva avuto problemi giudiziari (droga, ndr) ma non legati a terrorismo ed è vero che aveva avuto relazioni con una persona che aveva implicazioni con indagine su delitti di terrorismo. I componenti del gruppo si erano recati in Marocco, l'Imam anche in Svizzera. Erano sei mesi che si erano insediati in quell'edificio ad Alcanar. Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare gli attentati? Sì, abbiamo la coscienza molto limpida. Non abbiamo mai avuto informazioni su quanto si stava preparando ad Alcanar. La nostra reazione è stata forte e abbiama evitato altri danni. Isis ha fatto una rivendicazione ch riteniamo attendibile. Noi controlliamo le moschee ma senza criminalizzare persone e situazioni. Questi ragazzi non si sono radicalizzati in una moschea e non sappiamo ancora dire quale sia stata origine radicalizzaziobe, così come non siamo in condizioni di affermare che Younes Abauyaaqoub sia stato il conducente del furgone. Quando lo sapremo lo diremo. Non aveva precedenti e non sappiamo se sia ancora in Spagna, non sappiamo se abbia passato la frontiera con la Francia
".

Sagrada familia
Trapero: "La Sagrada Familia come obiettivo? E' una informazione che non possiamo dare oggi. Se ci sarà sufficiente certezza informeremo l'autorità giudiziaria".

Il match di calcio.
Sempre, Trapero, capo della polizia: "A proposito della partita del Barcellona come assicurare sicurezza? C'è un dispositivo specifico per la partita di football. I cittadini dovranno accettare più controlli con serenità e tranquillità"
E Puidgemont: "La riconquista della normalità è la migliore sconfitta di chi vorrebbe cambiare il nostro sistema di vita. E anche la partita del Barcellona è un ritorno alla normalità"                        
 

Ultimo aggiornamento: 14:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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