La Corea del Nord ha dichiarato di aver testato un «sistema d'arma nucleare sottomarino» in risposta alle esercitazioni navali congiunte di Washington, Seul e Tokyo, che hanno coinvolto una portaerei statunitense a propulsione nucleare.
Corea del Nord, lanciato missile balistico nel Mar del Giappone
Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa nordcoreano - riportato dall'agenzia di stampa statale Kcna - le esercitazioni stavano «minacciando seriamente la sicurezza» del paese e quindi in risposta Pyongyang «ha condotto un importante test del suo sistema d'arma nucleare sottomarino Haeil-5-23 in fase di sviluppo nel Mare orientale della Corea».
North Korea conducted a test of their underwater nuclear drone system, which is known as the "Haeil-5-23."
The test was done in response to the joint maritime exercise between South Korea, the United States, and Japan.
(April 2023 photo of the Haeil-5-23) pic.twitter.com/Tt3xaEqyIO— Global: Military-Info (@Global_Mil_Info) January 19, 2024
Pyongyang: «Risposta a esercitazioni navali congiunte Usa, Seul, Tokyo»
«La tecnica di contrattacco sottomarino del nostro esercito basata sul nucleare viene ulteriormente perfezionata e le sue varie azioni di risposta marittima e subacquea continueranno a scoraggiare le manovre militari ostili delle navi degli Stati Uniti e dei suoi alleati», ha fatto sapere il ministero in una dichiarazione.
Cos'è il sistema Heil
Dal marzo 2023 Pyongyang rivendica i test del suo sistema Haeil: droni sottomarini dotati di armi nucleari senza pilota. Haeil significa "tsunami" in coreano. Si sa poco di queste armi o delle loro prestazioni dichiarate, ma i media nordcoreani le hanno descritte come in grado di intrufolarsi nelle acque nemiche e causare grandi esplosioni sottomarine. Secondo gli analisti, se le armi funzionassero come affermato dal regime sarebbero un'arma meno significativa dei missili balistici nucleari del regime.
«Considerando il livello scientifico della difesa della Corea del Nord e il fatto che l'arma è ancora in fase di sviluppo, non è ancora in una fase tale da rappresentare una minaccia significativa», ha affermato recentemente Ahn Chan-il, un disertore diventato ricercatore presso il World Institute for Studi sulla Corea del Nord.