Credito: Pop venete via libera europeo, si tratta sulla garanzia

Domenica 22 Gennaio 2017
Credito: Pop venete via libera europeo, si tratta sulla garanzia
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VENEZIA - (m.cr.) Il via libera della Commissione alla garanzie di Stato sull’emissione di futuri bond di Popolare Vicenza e Veneto Banca ha un prezzo. Ancora oggetto di trattativa. Si parla di uno 0,4% più un compenso sul rischio, in termine tecnico buffer, che potrebbe portare il costo complessivo all’1-2%. La garanzia dunque costerà cara rispetto a un mercato da tassi zero, ma Popolare Vicenza e Veneto Banca sono ancora due banche in mezzo al guado e quindi devono scontare la cautela di un mercato che comunque sta cominciando a guardare alle banche italiane con un po’ più di ottimismo. Lo conferma Giovanni Bossi, Ad di Banca Ifis, istituto veneziano che si appresta a chiudere il 2016 con un utile netto consolidato di 600 milioni contro i 162 del 2015: «Le b<WC1>anche italiane non sono più percepite come rischio sistemico dai mercati finanziari globali<WC>. <WC1>È <WC>comunque <WC1>bene mettere al sicuro <WC>gli istituti c<WC1>he erano o sono a rischi<WC>o, ne va della credibilità del sistema Paese.<WC1> Si poteva fare prima, ma è un bene che sia stato fatto<WC>. Q<WC1>uesto non vuol dire che il problema sia risolto<WC>: c<WC1>i sono ancora banche che fanno veramente fatica e non si fa abbastanza per cambiare<WC> verso il<WC1> digitale<WC>»<WC1>.<WC>
In ogni caso i<WC1> piani italiani di sostegno all’accesso di liquidità per due istituti bancari, «sono in linea con le regole Ue sugli aiuti di stato»<WC>, ha certificato <WC1>la Commissione europea<WC> specificando<WC1> che entrambe le banche dovranno riconoscere allo <WC>S<WC1>tato un compenso per la garanzia fornita.<WC> <WC1>«La valutazione della Commissione ha mostrato che la misura è mirata, proporzionata e limitata nel tempo e nella portata»<WC>, la nota ufficiale<WC1>.<WC> <WC1>«Si tratta della dimostrazione della credibilità di cui godono Viola e Penati a Bruxelles e a Francoforte»<WC>, <WC1>ha affermato il presidente dell’Acri e di fondazione Cariplo<WC> (primo azionista di Quaestio)<WC1>, Giuseppe Guzzetti<WC>. Ora la parola passa ai vecchi azionisti.
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