Terremoto, trattativa sulle tasse per le zone colpite

Martedì 15 Agosto 2017
Terremoto, trattativa sulle tasse per le zone colpite
La promessa arriva in diretta con lo sguardo alto e il tono pacato. L'annuncia il premier Gentiloni alle porte di Arquata, sotto un sole timido a quota mille metri sul mare: «Se ci sono cose da aggiustare nella legge le aggiusteremo. Comunque sia, si tratta di un impianto solido e con risorse imponenti per intervenire e affrontare tutte le difficoltà che esistono e così avviare la ricostruzione». In alto, dove una volta c'era il paese, dalla notte del 24 agosto di un anno fa sono ancora intatte le macerie fumanti. Ma è solo uno dei problemi di questa zona disgraziata, incastrata nell'aspro Appenino. Il tema del giorno sono le agevolazioni nei confronti delle imprese colpite dal terremoto, quella economia leggera e proficua utile per ripartire. Finora il Governo la vuole spalmata in tre anni e non al cento per cento dell'esenzione, bensì attraverso il credito d'imposta. In pratica, qualcosa bisogna pagare. Ma Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, lo ha spiegato al forum del Messaggero: «Chi deve ripartire da zero va convinto a farlo nelle zone del terremoto, quindi deve essere aiutato al cento per cento». Il problema è di numeri: per Pirozzi non tutti i 140 comuni della zona franca hanno diritto alle stesse agevolazioni, i cinquantacinque con la zona rossa della distruzione hanno altre necessità e più diritti.
Così, nella prima visita del premier al paese marchigiano massacrato dal sisma, Gentiloni promette: «Se ci sono obiezioni siamo sempre aperti per valutare le osservazioni. Se si può fare di più siamo sempre disponibili a parlarne, anche con Pirozzi, che merita il nostro consenso e supporto, Ma anche con tutti gli altri sindaci. Non posso escludere che non ci siano difficoltà, perchè sarei un pazzo, siamo di fronte ad un compito enorme». Quindi si ripete, per far capire meglio come la pensa: «Ribadisco: abbiamo un buono impianto, risorse economiche necessarie e l'impegno di tutti. Penso che ce la possiamo fare. Nella legge è tutto chiaro, ma se ci sono cose da aggiustare le aggiustiamo». Quindi chiude l'argomento con una mossa a sorpresa: domani i sindaci delle zone rosse s'incontreranno con Vasco Errani il commissario della ricostruzione, l'uomo sempre pronto a una soluzione mediana.
Poco prima dell'ufficialità, Gentiloni aveva incontrato il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, finito al centro dei riflettori quasi a sua insaputa: «Gliel'ho detto al premier, ci sentiamo un po' dimenticati e non solo dal Governo anche un po' dalla Regione. Ma a tutto si può rimediare: ora però, si deve davvero cominciare a rimuovere le macerie». A proposito dei detriti, ieri si è compiuto un nuovo miracolo. Come era successo ad Amatrice con Mattarella, così è avvenuto ad Arquata con il presidente del Consiglio: una parte delle macerie è stata fatta sparire dai militari, quasi a voler dimostrare una massima napoletana in voga al tempo dei borboni. E come è stato per il Presidente, anche Gentiloni ha dichiarato: «La rimozione delle macerie è uno degli argomenti importanti del percorso di ricostruzione, è un segnale indispensabile per guardare al futuro. Dobbiamo lavorare perché le strozzature, le difficoltà che si possono manifestare siano affrontate. L'impegno del Governo è cercare di spingere il più possibile». Ma da spingere via ci sono oltre 4000 tonnellate di macerie e ne è stato rimosso solo il 6 per cento, una briciola.
Non erano la no tax-area e le macerie, i temi della trasferta del premier, ma le casette. Sedici ne hanno inaugurate ieri, un battesimo per Arquata. E la signora Anna, 72 anni, è la prima a tagliare il nastro: «Ho offerto a Gentiloni la crostata e gli ho chiesto di fare presto per casa mia. E lui mi ha detto di avere pazienza». Chissà quante altre volte glielo diranno.
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci