Unioncamere: «Nel 2014
saliranno il doppio dell'inflazione»

Sabato 4 Gennaio 2014
Unioncamere: «Nel 2014 saliranno il doppio dell'inflazione»
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Volano le tariffe locali, con un aumento annuo del 4,1%, seguite dal +3,8% delle tariffe pubbliche nazionali. L'analisi di Unioncamere, su dati a ottobre 2013, che evidenzia la corsa di acqua potabile, +7,6%, e rifiuti urbani, +7%. E nel complesso tariffe nazionali e locali anche nel 2014 cresceranno, +3%, più del doppio dell'inflazione.



Prometeia: in 5 anni + 650 euro per affitti e bollette. Intanto l'ultimo Rapporto Club Consumo di Prometeia rileva che i
5 anni della crisi hanno profondamente modificato le dinamiche della spesa delle famiglie per i singoli beni e servizi, con un aumento di circa 650 euro per le spese obbligate per la casa (affitti, utenze) e per la cura del futuro (sanitarie, finanziarie, di protezione sociale), mentre sono scese le spese per per cibo e mobilità.



La corsa delle tariffe. La corsa delle tariffe, rileva Unioncamere, non si è fermata a ottobre: guardando anche all'evoluzione nel bimestre ottobre-novembre 2013 Unioncamere rileva che «a guidare la graduatoria sono ancora una volta le tariffe del servizio idrico integrato (+7,4% in media nazionale tra novembre 2013 e novembre 2012) e quelle dei rifiuti urbani (+7,9% tendenziale sempre a novembre)».



«Per rilanciare i consumi e accompagnare i segnali di ripresa dell'economia - commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è indispensabile rallentare la corsa di tasse e tariffe, a cominciare da quelle locali. I tanti, piccoli mercati protetti che ancora resistono riducono il potere d'acquisto di famiglie e imprese e sono un freno alla ripresa. Serve più trasparenza della pubblica amministrazione per capire i meccanismi di formazione dei prezzi a livello locale e far sì che questi possano incentivare i comportamenti più virtuosi e penalizzare quelli più nocivi. L'uso intelligente delle tariffe di certi servizi può rivelarsi una leva importante per uno sviluppo locale più equo e sostenibile. A condizione di far crescere le capacità di monitoraggio e di gestione da parte dei comuni».




«Mentre volano le tariffe - rileva l'analisi di Unioncamere - i beni di consumo scambiati sul mercato mostrano dinamiche tendenziali molto più contenute: +2% i beni alimentari ad esclusione del fresco e solo +0,5% per quelli non alimentari. Nel complesso, al netto della componente energetica, l'inflazione tariffaria per il 2013 si avvia pertanto a registrare un aumento medio superiore al 4% (+3,8% le tariffe pubbliche nazionali, +4,1% quelle locali, con riferimento al confronto ottobre 2013-ottobre 2012), a fronte di un'inflazione media decisamente moderata che, nel 2013, chiuderà all'1,2%. E il quadro resterà simile anche nel 2014: le attese rispetto all'evoluzione delle tariffe pubbliche (nazionali e locali) indicano, infatti, una crescita media complessiva nell'ordine del 3%, un dato di gran lunga superiore rispetto alla crescita attesa nel livello medio generale dei prezzi».



Per Unioncamere «l'inflazione generale dovrebbe confermarsi all'1,2%, in conseguenza di un vistoso cedimento dei prezzi dell'alimentare (da +2,4 a +1,3%) e solo di un lieve recupero di quelli dei beni non alimentari (dallo 0,5% del 2013 ad un poco incoraggiante 1%). Relativamente stabili intorno alla media generale (+1,3% nel 2013 e +1,4% il prossimo anno) i prezzi dei servizi di mercato; in ulteriore calo (-1,5%) quelli dell'energia».
Ultimo aggiornamento: 15:03

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