Casa, ecco la guida agli sconti fiscali 2016

Lunedì 27 Giugno 2016 di Vincenzo Malatesta
Casa, ecco la guida agli sconti fiscali 2016

Dalla riqualificazione energetica alle ristrutturazioni edilizie, dall'acquisto di elettrodomestici a basso consumo  a dispositivi per risparmiare acqua


Bolletta energetica dimezzata grazie all’ecobonus 2016. Si può ridurre fino al 50 per cento il consumo di elettricità con gli interventi sulle parti comuni e sui singoli appartamenti del condominio con la proroga degli incentivi per gli interventi di riqualificazione disposta dalla legge di stabilità. È quanto emerge da “Fare Casa”, l’iniziativa del dipartimento del Tesoro sull’«abitare delle famiglie italiane» presentata nei giorni scorsi: la guida a tutte le misure per le agevolazioni fiscali e il sostegno al credito nel settore immobiliare è pubblicata sul sito web www.casa.governo.it, curato dalla presidenza del Consiglio dei ministri.
 
Fotovoltaico e solare

Una famiglia di quattro persone, spiegano i tecnici del ministero dell’Economia, ogni anno consuma circa 3 mila kwh di elettricità, 6 mila kwh termici per riscaldare gli ambienti e 3 mila kwh termici per l’acqua calda sanitaria. Ma si può scendere - rispettivamente - a 1.500, 3.500 e 2 mila kwh utilizzando elettrodomestici a basso consumo e dispositivi per il risparmio dell’acqua e realizzando interventi di riqualificazione energetica sull’immobile. Ancora: installando 10 metri quadrati di pannelli fotovoltaici e di 4 di collettori solari lo stesso nucleo familiare potrebbe soddisfare la metà del suo fabbisogno di energia elettrica e termica per il riscaldamento dei locali e dell’acqua sanitaria, evitando di immettere nell’atmosfera circa 2,5 tonnellate di anidride carbonica.
 
Cambia il clima

Con gli interventi su coperture, facciate, infissi e impianti, calcola l’Enea, si possono ridurre i consumi fino al 30 per cento. Il bonus energetico costituisce un’agevolazione fiscale c
he consente di detrarre dall’Irpef o dall’Ires una parte delle spese sostenute per realizzare interventi in grado di aumentare l’efficienza nei consumi degli edifici. L’incentivo è rivolto ai contribuenti, residenti o meno in Italia, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile dove si svolgono i lavori. Chi è titolare di reddito d’impresa può beneficiare dell’agevolazione soltanto sui fabbricati che servono all’esercizio dell’attività imprenditoriale. La detrazione spetta per interventi sul riscaldamento, il miglioramento tecnico dell’edificio, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Il bonus pari al 65 per cento delle spese sostenute varrà fino al 31 dicembre. Per beneficiarne bisogna ottenere da un tecnico abilitato l’asseverazione, l’attestato di certificazione/qualificazione energetica e la scheda informativa: gli ultimi due devono essere trasmessi in copia all’Enea. E i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale soggetto a ritenuta.
 
Rendimenti elevati

Accanto al bonus energia c’è anche quello per le ristrutturazioni edilizie. Il contribuente può ottenere sull’Irpef una detrazione ulteriore rispetto a quella che spetta sui lavori, sempre pari al 50 per cento delle spese sostenute, sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A (A+ per i forni) da destinare all’arredamento degli immobili ristrutturati. L’agevolazione deve essere ripartita in dieci quote annuali. E nella dichiarazione dei redditi bisogna indicare i dati catastali che identificano l’immobile. L’incentivo vale anche sulle parti comuni degli edifici residenziali e spetta non solo ai proprietari ma anche a chi sugli immobili vanta diritti reali o personali di godimento e sostiene le spese. Se è il detentore a realizzare i lavori, è necessario indicare gli estremi della registrazione dell’atto che ne costituisce il titolo. Sostituire la vecchia caldaia a metano con una a condensazione, riferiscono gli esperti dell’Enea, riduce i consumi di oltre il 10 per cento. E la pompa di calore è meglio: riscalda e raffresca gli ambienti oltre a produrre acqua calda sanitaria; i nuovi modelli funzionano anche quando la temperatura esterna è bassa e nella funzione riscaldamento rendono 3‐4 volte più delle caldaie tradizionali.
 
 

Ultimo aggiornamento: 15:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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