Santandrea Luxury Houses, in ripresa il mercato del lusso

Lunedì 5 Dicembre 2016 di Lucilla Quaglia
Santandrea Luxury Houses, in ripresa il mercato del lusso
Angeletti: trend positivo, a fronte però di una costante diminuzione dei prezzi. Nel primo semestre -2%, a fine 2016 si prevede un calo di 5 punti percentuali 

Il mercato degli immobili di lusso va a gonfie vele. Lo attesta l’ultimo report Santandrea Luxury Houses, che parla di un continuo processo di crescita delle transazioni. “Riassumendo il trend è positivo - spiega Flavio Angeletti, head of office Santandrea Luxury Houses - le transazioni sono aumentate, il mercato è decisamente più dinamico a fronte però di una costante diminuzione dei prezzi: il ribasso del primo semestre del 2016 è del 2%, il che fa prevedere un decremento di almeno 5 punti percentuali per l’intero anno”. Quindi è un buon momento per comprare ma non per vendere?

Mercato di sostituzione

“Chi vende la propria casa lo fa a prezzi scontati rispetto agli anni precedenti, ma solitamente è una persona che poi si ritroverà a dover acquistare. Cioè in questo momento il mercato del lusso è un mercato di sostituzione: chi ha un bene lo cede per acquistare un immobile più idoneo alla proprie mutate esigenze familiari. In questo momento il 50% delle transazioni del settore degli immobili di lusso sono di questo tipo”. A fronte di un decremento dei prezzi di mercato, si può verificare una differenza in positivo sulle trattative finali, con aggiustamenti a favore del venditore? “Purtroppo è sempre in negativo: solitamente i proprietari sono reticenti di fronte a tali realtà e cercano di aumentare il prezzo del loro immobile e tutto ciò porta fino al 20% di distanza tra domanda ed offerta. Se non si aggiusta il prezzo in funzione della domanda, l’immobile resta sul mercato”.
 
Le zone più richieste

Se volessimo individuare varie zone appetibili della Capitale, potremmo dire che la domanda di immobili di lusso è in crescita nelle zone centrali? “Certamente. Le zone Pinciano, via Veneto e Trastevere sono le più gettonate mentre risulta stabile il centro storico (sebbene il Rione Monti non sia interessante come per esempio via Giulia o piazza Farnese), la zona Prati, Parioli ed Eur. Trastevere si conferma molto richiesto. Al Rione Monti si registra un pubblico più giovane e più vivo mentre a via Giulia, piazza Navona e Campo de’ Fiori si respira la romanità del passato. Il Tridente è più legato alla moda e, in tal senso, più ricercato dagli investitori del settore del lusso”. Ma è vero che a Trastevere c’è molta richiesta ma poca offerta? “Confermo. E questo perché il quartiere è sempre interessante e molto riconosciuto al livello internazionale. Spesso è però difficile trovarvi immobili all’altezza della domanda, che prevede tagli dagli 80 ai 180 metri quadrati, quindi più piccoli rispetto a quanto richiesto in altri quartieri. Gli investitori internazionali richiedono spesso immobili funzionali e solitamente i quartiere più antichi non presentano queste caratteristiche”. Quali sono i desideri principali di chi cerca un immobile di lusso? “I piani alti muniti di terrazza e box auto, gli affacci all’interno di contesti esclusivi con una superficie di circa 130-180 mq e almeno tre o quattro camere da letto”. E la tipologia dell’acquirente? “Liberi professionisti, imprenditori, manager e stranieri che lavorano Italia come le ambasciate, che spesso richiedono oggetti in locazione (curiamo diverse rappresentanze diplomatiche attraverso il programma Real Estate Corporate Program)”.
 
Le attività di consulenza

Collaborate anche alla gestione di immobili di fondi e società assicurative? “Abbiamo in portafoglio la gestione commerciale di diversi immobili derivanti da fondi, società associative e banche, di cui curiamo tutto il processo di valutazione e commercializzazione. L’ultimo che abbiamo acquisito è un building in via Reno 1, di proprietà del  Fondo Mario Negri, nel cuore del quartiere storico Coppedé: un edificio moderno che ha riscosso subito grande successo, visto che il mercato richiede in questo momento soprattutto edifici nuovi. Quindi è stata decisa la trasformazione in immobile residenziale, utilizzando materiali all’avanguardia e puntando al risparmio energetico”. Da segnalare che nell’ambito delle consulenze la Santandrea non si occupa dell’eventuale ristrutturazione dell’immobile ma solo dell’analisi della specifica domanda individuando i giusti prezzi e poi eventualmente iniziando la commercializzare, una volta terminata la ristrutturazione delle unità immobiliari”. Questo segmento è più facile rispetto all’intermediazione immobiliare classica? “Sono due cose differenti. Il nostro core business è e rimane l’intermediazione”.
 

 
Ultimo aggiornamento: 15:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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