Referendum sulla Brexit le Borse puntano sul «no»: giovedì si vota se uscire o meno dalla Ue

Martedì 21 Giugno 2016 di Cristina Marconi
Referendum sulla Brexit le Borse puntano sul «no»: giovedì si vota se uscire o meno dalla Ue
LONDRA Che il vento soffi di nuovo dalla parte della permanenza del Regno Unito nell'Unione europea lo suggeriscono i sondaggi, che tornano a parlare di un testa a testa tra i due fronti dopo una settimana in cui la Brexit sembrava in vantaggio: 44% da entrambi i lati, secondo il Financial Times. E gli allibratori, con il sito di scommesse Betfair che parla di un 78% di possibilità che il Regno Unito resti nella Ue in seguito al referendum di giovedì prossimo.

Dopo l'interruzione di tre giorni della campagna referendaria in seguito all'uccisione della deputata laburista Jo Cox nello Yorkshire, i mercati hanno beneficiato di una sessione positiva e la sterlina ha registrato il guadagno più alto dal dicembre del 2008 a 0,7702 sull'euro e a 1,4691 sul dollaro, con i listini europei che hanno chiuso in netto rialzo.

TENSIONE A LONDRA
Ma a Londra si continua a respirare un'aria pesante, con il primo ministro David Cameron visibilmente sotto un'enorme pressione nel cercare di convincere i britannici a rimanere nell'Unione europea. E con il capofila del fronte pro-Brexit, Boris Johnson, che ha scritto un editoriale sul Daily Telegraph in cui chiede di «cambiare il corso della storia» votando Leave in modo da evitare di «finire bloccati sul sedile posteriore di una macchina guidata da qualcuno che parla male inglese».

E mentre dal mondo dell'industria, del calcio e della cultura continuano a giungere appelli a favore della permanenza nell'Unione europea l'autrice di Harry Potter, JK Rowling, ha definito quella sull'Unione europea «una delle battaglie politiche più divisive e amare mai combattute» e dieci economisti hanno scritto al Guardian per esortare a votare a favore della Ue- anche un'esponente politica di spicco come la baronessa Sayeeds Warsi, ex vicepresidente dei Tories di origine pachistana, ha annunciato di essere passata a sostenere il fronte del Remain definendo la campagna pro-Brexit troppo razzista e xenofoba. Un punto di vista che il leader Ukip Nigel Farage ha respinto, tornando ancora una volta a difendere l'ormai famoso poster con la fila di migranti mediorientali e la scritta «Punto di rottura» e accusando il premier Cameron di aver usato l'omicidio della Cox per «dare l'impressione che questo incidente isolato e orribile sia in qualche modo legato agli argomenti avanzati da me e da Michael Gove». Sulle conseguenze della Brexit per l'Italia, c'è uno studio della società Sace che ha stimato una contrazione tra il 3 e il 7% (fino a 1.700 milioni di euro lanno) per il nostro export verso il Regno unito nel 2017.

LA COMMEMORAZIONE
Nonostante gli appelli a calmare i toni, l'unico posto dove la polemica è rimasta del tutto fuori nella giornata di ieri è stato Westminster, dove si è tenuta una commemorazione della Cox e dove tutti i deputati hanno indossato una rosa bianca dello Yorskhire per ricordare la giovane collega.

Davanti al marito Brendan e ai due figli, i deputati seduti in ordine sparso hanno ricordato la quarantunenne uccisa e la maggioranza, in entrambi gli schieramenti, aveva gli occhi rossi e il volto sconvolto. Oggi al tribunale penale dell'Old Bailey è comparso Thomas Mair, il disoccupato 52enne che giovedì scorso ha attaccato la Cox sparandole, pugnalandola e colpendola con dei calci.

L'uomo è apparso in collegamento video dal carcere di massima sicurezza di Belmarsh e questa volta ha confermato il proprio nome, dopo che la settimana scorsa aveva risposto solo «Morte ai traditori, libertà per la Gran Bretagna» a chi gli chiedeva le sue generalità. Il suo caso verrà trattato come terrorismo, ossia verrà giudicato con una procedura più rapida e con speciali misure di sicurezza. L'udienza preliminare si terrà giovedì mattina.
Ultimo aggiornamento: 19:28

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