Pensione anticipata con penalità, il premier dice sì. Allo studio meno aliquote Irpef. L'ipotesi: via il bollo

Giovedì 5 Maggio 2016 di Carlotta Scozzari
Pensione anticipata con penalità, il premier dice sì. Allo studio meno aliquote Irpef. L'ipotesi: via il bollo
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Consentire la pensione anticipata, ridurre le fasce dell'Irpef per abbassare la tassa sui redditi e abolire il bollo sull'auto. Sono tre dei punti intorno a cui ieri ha preso forma l'ormai consueto appuntamento settimanale “Matteo risponde”, in cui il premier Renzi interagisce con gli utenti di Twitter e Facebook. Tre punti, dal sapore di promesse elettorali, che corrispondono a tre ambiti di lavoro per il governo.

Il “Matteo risponde” prende il via su Twitter, dove qualcuno, con un po' di anticipo, alle 17.58 chiede: «Che ne pensi della proposta di abolizione del bollo aumentando (ragionevolmente) le accise?». E Renzi alle 18.01 replica cinguettando: «Non è una cattiva idea», per poi precisare nel video su Facebook che «è un'idea intelligente perché (con un aumento delle accise) pagherebbe solo chi usa e consuma e quindi inquina». Da ricordare che il bollo auto frutta alle regioni un gettito stimato in quasi 6 miliardi di euro l'anno.

QUESTIONE IMPOSTE
Il tema delle tasse è tra i più gettonati. In un primo momento, rispondendo a una domanda generica, Renzi sostiene di averle già ridotte: «Di abbassamento di tasse siamo esperti ma c'è ancora molto da fare». E poco dopo il premier aggiunge dettagli: «L'ideale sarebbe ridurre le cinque fasce Irpef. Troveremo il modo di avere quattrini su questo; spero che riusciremo a farlo». Sul tavolo del governo ci sarebbe già un piano che prevede l'eliminazione delle due aliquote del 38 e del 41% (redditi fino a 75mila euro annui), che scenderebbero al 27 per cento. «Seguite Ernesto Maria Ruffini, l'ad di Equitalia - ha poi buttato lì Renzi - perché ci saranno novità molto interessanti».
Fino a che non si arriva a toccare uno dei temi più spinosi del momento: la pensione. Il meccanismo di flessibilità allo studio, ha rivelato il premier, «si chiamerà Ape, ha già simbolo e logo, e ci sta lavorando Nannicini», sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Funzionerà così: «Con la legge di Stabilità del 2017, si potrà anticipare, con una decurtazione economica, l'ingresso in pensione solo per un certo periodo di tempo. Ci stiamo lavorando, ci confronteremo con i sindacati, i datori di lavoro, l'Unione europea. Il meccanismo va incontro a quelli nati nel '51-'53», per Renzi «i più sfigati», poiché penalizzati dall'aumento dell'età delle pensioni. «L'età pensionabile è alta rispetto al passato ma non rispetto alle aspettative di vita», ha inoltre osservato il premier. Quanto alla controversa questione dei vitalizi: «Sapete quale sarà il mio? Zero», ha precisato. «Apprendiamo la disponibilità del presidente del Consiglio ad aprire finalmente un confronto sulle modifiche alla legge pensionistica», ha commentato a caldo su Facebook la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

RICHIESTE E INVITI
Ma i temi toccati dalla quarta edizione del “Matteo risponde” sono molteplici: il premier si becca insulti («mi fai vomitare», a cui replica di «spengere» il pc per tutelare la salute dell'utente), inviti a eventi e compleanni, richieste di saluti («non siamo mica alla radio»). Non mancano le domande sull'attualità finanziaria, e in particolare sulla Banca Popolare di Vicenza, salvata dal fondo di sistema Atlante: «In passato sono stati fatti errori clamorosi, è poco spiegabile che non ci sia stata un'azione di responsabilità. Ma ora con la nuova gestione e Atlante è in grado di ripartire».

C'è spazio anche per parlare di cultura, e in particolare del bonus da 500 euro per i diciottenni, che è «in arrivo» e sarà stanzionato anche per il 2017. E ieri, tra gli emendamenti del governo al “decreto scuola” all'esame della commissione Cultura del Senato, è spuntata l'estensione del bonus ai diciottenni extracomunitari con permesso di soggiorno.

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 09:04

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