Padoan: «Ripresa moderata, da riforme effetti positivi per il lavoro»

Sabato 22 Aprile 2017
Padoan: «Ripresa moderata, da riforme effetti positivi per il lavoro»
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La ripresa economica italiana procede a una «velocità moderata»: «le riforme strutturali (Jobs Act) e gli incentivi fiscali hanno avuto effetti positivi sul mercato del lavoro». Lo afferma il ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan nel discorso depositato all'Imfc, il braccio esecutivo del Fmi, a nome di Albania, Grecia, Italia, Malta, Portogallo e San Marino.

Padoan assicura che la riduzione del deficit andrà avanti con la spending review, una riduzione delle spese e nuove misure per combattere l'evasione fiscale. «Il debito è previsto calare al 132,5% quest'anno dal 132,6% del 2016, e dovrebbe poi scendere in modo più deciso nei prossimi tre anni, raggiungendo un livello intorno al 126% nel 2020» afferma Padoan. «Gli investimenti sono cresciuti per il secondo anno consecutivo, accelerando grazie alle condizioni finanziarie accomodanti, al miglioramento della domanda e a incentivi fiscali mirati».

Rating ficth. «A me sembra che non ci sia nulla di nuovo dal punto di vista economico»: il taglio del rating di Fitch «sembra» più legato ai rischi politici.

No fallimento. «Non accetto» la parola "fallimento" usata da Fitch per il debito italiano.
Lo afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. «Fallimento è fuori luogo. Il debito si è stabilizzato e sta iniziando a crescere, mi piacerebbe un calo più rapido» mette in evidenza Padoan, respingendo l'espressione di "fallimento del ridurre il debito" usata da Fitch. «la nostra fiscal stance è una delle più rigide dell'Ue, abbiamo un surplus».


Protezionismo. «Nessuno intende mollare la battaglia contro il protezionismo: questo è l'umore generalizzato». Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sottolineando che anche se «con parole diverse» in nessuno modo c'è un allentamento contro nella battaglia contro il protezionismo.

Crediti. «Non c'è un problema di sistema o di urgenza» sui crediti deteriorati. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nella conferenza stampa conclusiva del Fmi con li ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.

No preoccupazioni. «Non vedo particolari motivi di preoccupazione» per le banche «se le cose vanno» come previsto dal punto di vista macroeconomico, aggiunge il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sottolineando che il processo di riduzione delle filiali, consigliato dal Fmi, è in corso. Il fatto che ci siano «molte filiali» è un problema generalizzato, aggiunge Visco. Secondo il governatore la redditività delle banche è bassa.




 
Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 23:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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