Padoan conferma stime di crescita pil: «Non sono una scommessa»

Martedì 4 Ottobre 2016
Padoan conferma stime di crescita pil: «Non sono una scommessa»
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Dopo le critiche e lo scetticismo ai numeri del Def (documento di economia e finanza), è il giorno della replica del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. A chi definisce la stima di crescita dell'1% per il Pil nel 2017 un obiettivo ottimistico o ambizioso dice che ambiziosi si deve essere per dare una spinta alla crescita, forti di una manovra che è costruita con cura. Massima attenzione poi, sottolinea il ministro, da parte del governo alla sostenibilità del debito, e resta ferma l'intenzione di andare avanti con le dismissioni e privatizzazioni.

«Il Pil programmatico non è una scommessa. È la stima dell'effetto che la manovra produce sul prodotto», ha detto Padoan, in audizione in Parlamento sulla Nota al Def rispondendo indirettamente alle valutazioni espresse ieri da Bankitalia. La crescita - ha detto - «è ambiziosa ma realizzabile».

«L'1% di Pil nel 2017 è un obiettivo ottimistico secondo alcuni, ambizioso secondo altri, anche se realizzabile. Anche noi consideriamo che questo obiettivo sia ambizioso perché abbiamo il dovere di esserlo. Questa ambizione è sostenuta da una manovra che dà un boost, una spinta alla crescita», ha sottolineato ancora il ministro dell'Economia. «La manovra - ha aggiunto - è costruita con la cura spesso invocata dal presidente della Bce e che ieri è stata richiamata durante l'audizione della Banca d'Italia».

«Risentendo della minore intensità della ripresa e della debole dinamica dei prezzi il rapporto debito/Pil si porta al 132,8 per cento nel 2016; comincerà a ridursi a partire dal 2017, per raggiungere il 126,6 per cento nel 2019», ha affermato ancora il ministro.

«Il saldo di bilancio corretto per gli effetti del ciclo economico nel 2017 viene stimato sullo stesso livello del 2016 (1,2%) ed è in linea con un percorso di consolidamento delle finanze pubbliche», ha detto ancora Padoan, ricordando che «la diminuzione dell'indebitamento netto, avviata nel 2014, si conferma anche nel 2017. Il deficit - ha sottolineato - scende».

La strategia del governo «contempera il sostegno alla crescita e il consolidamento dei conti pubblici», mantenendo «massima l'attenzione alla sostenibilità del debito nel medio e lungo periodo».

Così ancor il ministro dell'Economia sottolineando che «resta ferma l'intenzione del governo di proseguire con il programma di dismissioni del patrimonio immobiliare e di privatizzazioni, frenato quest'anno dalle condizioni di elevata volatilità dei mercati».

Ultimo aggiornamento: 20:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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