Bonus Colf e badanti, come funziona il click day del 4 dicembre: chi può aderire e a cosa serve

Dopo 11 anni di attesa arriva il click day per colf e badanti, una giornata dedicata all’invio delle istanze di nulla osta per il lavoro domestico. Ecco come funziona e chi coinvolge

Venerdì 10 Novembre 2023 di Giacomo Andreoli
Una donna accudisce due anziani in casa

Ci sono voluti quasi 11 anni di attesa, ma alla fine è arrivato il click day per il lavoro domestico: si terrà il prossimo 4 dicembre. Molte famiglie aspettano con ansia di assumere colf e badanti, ma gli ingressi autorizzati potrebbero essere molti meno di quanti servirebbero. Sono circa 9.500, il cui numero include anche gli operatori socio-sanitari, senza una divisione delle quote. Secondo l'associazione datoriale Assindatcolf, invece, ne servirebbero almeno 23 mila l’anno. Questo click day è una giornata dedicata all’invio delle istanze di nulla osta per il lavoro domestico, che arriva grazie al decreto Flussi triennale 2023-2025, con un dpcm emanato lo scorso 27 settembre.

La stessa Assindatcolf ha realizzato un riepilogo dei passaggi fondamentali che i datori di lavoro devono seguire.

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Innanzitutto bisogna verificare la condizione economica del datore di lavoro. Se è una persona singola, il reddito imponibile non deve essere inferiore a 20mila euro. Se poi il nucleo familiare è composto da più familiari, il limite minimo del reddito sale a 27mila euro. Se infine il datore di lavoro è un non autosufficiente che richiede assistenza per sé stesso il requisito del reddito non vale più: si può inviare l'istanza in ogni caso.

In un secondo momento bisogna verificare l’indisponibilità di lavoratori che già sono presenti in Italia e sono disposti a fare da colf, badanti e baby sitter. Il processo va avviato il prima possibile, perché ci possono volere fino a 20 giorni lavorativi per avere una risposta a questa richiesta.

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I documenti necessari

È poi necessaria l’asseverazione della certificazione che può essere fatta da professionisti abilitati o associazioni datoriali, come la stessa Assindatcolf. L'asseverazione ha a che fare sia con le condizioni reddituali del datore di lavoro che con le condizioni contrattuali che si vuole offrire al lavoratore.

Come conferma la circolare congiunta del ministero dell'Interno e altri ministeri n. 5969 del 27 ottobre 2023, il lavoratore domestico può essere poi assunto sia a tempo determinato che indeterminato. L'orario di lavoro, inoltre, può essere a tempo pieno o parziale, ma non può essere mai più basso alle 20 ore settimanali. E ancora, la retribuzione mensile non può essere più bassa dell’importo dell’assegno sociale, che ammonta a 503,27 euro.

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Lavoro domestico, sempre più irregolari

In questi anni stanno dimunuendo i contratti tra colf e badanti, sempre più pagati e pagate in nero dalle famiglie italiane. Lo dicono i numeri del Report 2023 dell’Osservatorio Inps sul lavoro domestico elaborati da Nuova Collaborazione (l’associazione nazionale dei datori di lavoro casalingo), a dimostrare il crollo. Nel 2022 i lavoratori domestici che hanno ottenuto i contributi pensionistici sono stati 123.157, in calo del 6,7% rispetto al 2021. In alcune regioni, come nel Lazio, secondo Nuova Collaborazione il 50% di colf e badanti lavorano in nero.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 14:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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