Bonus fino a 800 euro per le partite Iva, il contributo cambia in manovra: i requisiti per ottenerlelo e le nuove regole

Si tratta di un contributo di indennità indirizzata a liberi professionisti e piccoli imprenditori

Giovedì 9 Novembre 2023
Bonus fino a 800 euro per le partite Iva: i requisiti per ottenerlelo e come richiederlo

lavoratori autonomi possessori di partita Iva che hanno subito un forte calo del reddito potranno richiedere un contributo che varia da un minimo di 250 euro a un massimo di 800. Si tratta di una misura di sostegno per professionisti e piccoli imprenditori che aveva visto la luce già con la pandemia, sotto la dicitura di "Iscro", ovvero Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. Con la Legge di bilancio 2024, la misura diventerà un vero e proprio bonus strutturale.

Pensioni, taglio alle rivalutazioni per alleggerire la stretta ai medici: possibili novità anche per le fasce medio-alte

Di seguito i requisiti per ottenerlo, le novità introdotte e tutto quello che c'è da sapere sul nuovo bonus per partite Iva.

Il bonis e la Iscro: di cosa si tratta

L’Iscro, nella pratica, non è altro che una cassa integrazione riconosciuta alle partite Iva iscritte alla Gestione separata dell’Inps che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.

Il bonus viene erogato dall’Istituto di previdenza per un periodo di massimo 6 mesi e l'ammontare può variareda un minimo di 250 euro fino a un massimo di 800.

L’importo versato è calcolato in rapporto al reddito dichiarato, ma solo se sotto la soglia 12mila euro annui: il tetto massimo è stato infatti innalzato nella Legge di Bilancio 2024.

I requisiti

Possono fare richiesta per il bonus i lavoratori autonomi in possesso dei seguenti requisiti

- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto
- non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie alla data di presentazione della domanda;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria
- essere titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

La mancanza o la cessazione di uno dei requisiti fa ovviamente decadere il diritto ad ottenere il contributo

Le nuove regole

La Legge di Bilancio ha apportato alla misura dell'Ispro alcune importanti novità. Una delle più importantiè l’obbligo da parte dei richiedenti di dimostrare di aver subito una perdita del proprio fatturato di almeno il 70% rispetto ai due anni precedenti. Fino ad oggi invece bisognava dimostrare di aver percepito nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito inferiore al 50% della media dei redditi conseguiti nei tre anni precedenti

Il valore del bonus a cui si avrà diritto ammonta al 25% dei redditi dichiarati dal libero professionista o dalla partita Iva nei due anni precedenti all’anno prima rispetto a quello in cui si effettua la domanda

Secondo alcune stime, a richiedere il contributo nel nel primo anno di applicazione saranno circa 4.500 le partite Iva. Il bonus verrà finanziato tramite un contributo dello 0,35 per cento sui redditi da lavoratore autonomo, a partire da gennaio 2024.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci