Bollette, mercato libero flop? «Ecco perché i prezzi non scendono e la concorrenza è un miraggio»

Lo studio di Assoutenti che confronta le attuali offerte degli operatori nelle principali città italiane

Sabato 18 Maggio 2024
Bollette, mercato libero flop? «Ecco perché i prezzi non scendono e la concorrenza è un miraggio»

«Un colossale flop»: il mercato libero dell'energia elettrica e del gas si sta rivelando un insuccesso sulla convenienza delle tariffe e le famiglie non stanno registrando risparmi in bolletta. A sostenerlo è Assoutenti, confrontando le attuali offerte degli operatori nelle principali città italiane, attraverso l'apposito portale messo a disposizione da Arera e Acquirente unico. Per il gas, in nessuna città si registrano sul mercato libero opzioni più convenienti rispetto al regime di vulnerabilità regolato dall'Autorità, ed entrato in vigore lo scorso 10 gennaio dopo la fine del mercato tutelato, analizza l'associazione. E pure considerando le migliori offerte presenti, la spesa risulta più salata fino a 300 euro all'anno a famiglia, in particolare a Catanzaro e a Roma, al top.

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Bollette, la situazione elettricità

Anche per l'energia elettrica, che dal primo luglio vedrà la fine del mercato tutelato, intanto la spesa annua sul mercato libero risulta più alta, fino ad oltre 130 euro a famiglia. Il quadro vede le città del Sud, insieme alla capitale, quelle che pagano sul mercato libero del gas le bollette più salate. In particolare, considerando la migliore offerta a prezzo fisso disponibile, per una famiglia con un consumo medio di 1.400 metri cubi annui la maggiore spesa rispetto alla bolletta media in regime di vulnerabilità (alle attuali tariffe fissate da Arera) va dai +111 euro annui a nucleo di Milano, Trieste e Trento ai +305 euro di Catanzaro, arrivando ai +318 euro annui di Roma.

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Bollette, le offerte sul variabile

La situazione non cambia se si considerano le migliori offerte a prezzo variabile.

In questo caso la bolletta media è inferiore rispetto al prezzo fisso, ma la spesa rimane più alta di quella sostenuta nel regime di vulnerabilità: l'aggravio annuo per una famiglia va da un minimo di +19,4 euro a Trento ad un massimo di +230 euro di Roma, passando per i circa +220 euro di Catanzaro e Palermo. Più o meno stessa dinamica sul mercato libero della luce. Qui, analizza ancora Assoutenti, la migliore offerta disponibile sul portale è la stessa in tutte le città e prevede, considerata una famiglia con 3 kw di potenza e un consumo da 2.700 kwh annui, una bolletta media da 677,92 euro per le offerte a prezzo fisso, 681,40 euro annui per quelle a prezzo variabile. Rispetto alle tariffe in vigore sul mercato tutelato della luce, la maggiore spesa annua sul mercato libero è così pari a +131,44 euro a famiglia per il prezzo fisso, +134,92 euro per il variabile.

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Bollette, il flop della concorrenza

L'attesa concorrenza tra operatori «non si vede», commenta il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi, «e della riduzione delle tariffe che avrebbe dovuto comportare il nuovo mercato nemmeno l'ombra. Tutto ciò in un contesto nel quale dal prossimo primo luglio terminerà il mercato tutelato dell'energia elettrica, e gli utenti che decideranno di passare al mercato libero o che dal libero non rientreranno nel Servizio a Tutele graduali subiranno un sensibile rincaro della spesa per l'elettricità. Per questo ribadiamo la necessità di prorogare a fine anno il termine entro il quale gli utenti possono passare alle Tutele graduali, semplificando e velocizzando le relative procedure».

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Ultimo aggiornamento: 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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