Assegno unico, pagamenti ottobre dal 17: il calendario. Aumenti dal 2024? Le ipotesi in manovra

Lunedì 16 Ottobre 2023
Assegno unico, pagamenti ottobre da domani: il calendario. Aumenti dal 2024? Le ipotesi in manovra

Assegno unico. Si apre domani il calendario dei pagamenti di ottobre.

Per il mese in corso sono infatti il 17, 18 e 19 le date di erogazione del sostegno ai nuclei che hanno già ricevuto la prestazione negli scorsi mesi (o nel caso in cui la mensilità non abbia subito variazioni).

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Chi invece ha presentato la domanda a settembre oppure ha un aiuto oggetto di conguaglio - a credito oppure a debito - dovrà aspettare qualche giorno in più. Dal 27 ottobre accredito sull'apposita carta di Poste Italiane per chi è anche percettore del reddito di cittadinanza.

Assegno unico, date pagamenti

Ricapitolando, ecco le date di erogazione in base alle condizioni in cui si trovano i beneficiari:

  • 17 ottobre
  • 18 ottobre
  • 19 ottobre

Coloro che hanno già ricevuto la prestazione negli scorsi mesi oppure nei casi in cui la rata non abbia subito variazioni.

  • Ultima settimana di ottobre

Chi hanno presentato la domanda a settembre o il cui assegno è stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito.

  • Dal 27 ottobre

I genitori che continuano a ricevere il reddito di cittadinanza in quanto "non occupabili" o che, dopo aver ricevuto l'avviso di interruzione dell'rdc, sono stati presi in carico dai servizi sociali del proprio Comune.

Assegno unico, verica dell'accredito

Come si fa a controllare di aver ricevuto l'accredito dell'assegno mensile? Oltre a verificare sul proprio conto corrente si può:

  • Accedere alla sezione personale "Fascicolo previdenziale del cittadino” del portale Inps
  • Cliccare sulla voce "Prestazione"
  • Cliccare sulla voce "Pagamenti"
  • selezionare l'anno in corso

Assegno unico, gli aumenti

Già per il 2023 sono stati previsti aumenti nel contributo:

  • del 50% per i figli di età inferiore a un anno;
  • del 50% per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che contano tre o più figli a carico, ma solo in presenza di un Isee fino ai 43mila euro;
  • del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico.

Per quanto riguarda il 2024 l'ipotesi da mettere sul piatto della manovra è di far scattare dal secondo e terzo figlio le maggiorazioni che nel 2023 sono scattate rispettivamente dal terzo e quarto figlio. 

Assegno unico, beneficiari

La legge prevede che il sostegno economico alle famiglie viene attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni, in determinate condizioni, e senza limiti di età per i figli disabili. L'importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell'età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

Tutti hanno diritto all' assegno unico e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 43.240 euro. L' Assegno unico oggi è riconosciuto ai nuclei familiari: per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza; per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che: frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un'attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego; svolga il servizio civile universale; per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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