Aperitivo, l’happy hour fa crescere i consumi di vino italiano: il trend coinvolge più di 14 milioni di persone

L’aperitivo fuori casa non conosce crisi in un anno ne sono stati serviti 850 milioni

Sabato 4 Novembre 2023 di Carlo Ottaviano
Aperitivo, l’happy hour fa crescere i consumi di vino italiano: il trend coinvolge più di 14 milioni di persone

Più che l’ora, è l’anno dell’aperitivo. A differenza degli altri consumi fuori casa che subiscono una contrazione, l’happy hour non conosce crisi.

In parte è proprio il carovita a spingere verso una convivialità economica, perfino più di una pizza.

Ma a vincere è il made in Italy che nasce nei campi e la creatività italiana. Vino e bollicine (prosecco, Franciacorta e Trento doc, principalmente) e tradizionali cocktail (Spritz, Bellini, Negroni, solo per fare alcuni esempi) sono in testa alle preferenze, molto più di birra d’importazione e analcolici. 

Nell'ultimo anno serviti 850 milioni di aperitivi in Italia


I DRINK

Tra i drink preferiti dai consumatori per l’aperitivo spiccano quelli realizzati con Vermouth (ormai non solo piemontesi) e amari creati usando botaniche delle diverse aree italiane. Come ha fatto - è l’esempio più recente, di appena una settimana fa – la rockstar Sting che ha presentato un bitter realizzato nella sua tenuta in Toscana in collaborazione con la storica distilleria romana Pallini. Esemplare è pure il boom dei gin, essenziali nella miscelazione: fino a pochi anni fa l’Italia era grande esportatrice di ginepro, adesso vende all’estero spiriti capaci di conquistare premi in tutto il mondo. Anche tra i cibi in accompagnamento al bere, il punto di forza è l’italianità al 100% (escludendo gli snack salati che provengono dall’estero). Tra bevande e cibo, comunque, il giro d’affari è imponente, come risulta dalle analisi dell’associazione dei cuochi Apci e della società di food service Cattel. Negli ultimi 12 mesi in Italia sono stati serviti oltre 850 milioni di aperitivi per una spesa di oltre 6 miliardi di euro (4,5 la sera, 1,5 a pranzo). Il trend coinvolge la sera 14 milioni di persone fra i 18 e i 75 anni (pari al 32% della popolazione), di cui il 24% superiore ai 55 anni. All’ora di pranzo sono invece 8 milioni gli amanti del bicchierino veloce prima del pranzo.

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L’aperitivo è diventato, quindi, un’occasione di consumo interessante per un numero sempre maggiore di operatori del settore, non solo per i bar, ma anche per i ristoranti (circa il 10%) e le catene della ristorazione commerciale. Il momento dell’aperitivo (in particolare quello serale) è un’occasione di convivialità ormai irrinunciabile, che interessa tutto il Paese (48% al Nord, 52% al Centro, Sud e Isole). L’aperitivo diurno ha, invece, una forte concentrazione dei consumi nel Sud e Isole (45%). La spesa media la sera è di 7,7 euro a persona. Più contenuto l’aperitivo diurno: 5,2 euro. La fotografia del boom del settore spinge adesso gli operatori del fuoricasa a potenziare l’offerta, valorizzando ancor di più la produzione agricola italiana e i prodotti trasformati del made in Italy alimentare. «L’aperitivo – afferma Caroline Gatti della Cattel – è diventato un pasto vero e proprio, al pari di colazione, pranzo e cena, e vale pertanto la pena impegnarsi per renderlo qualitativamente elevato, discostandosi dagli accompagnamenti che troppo spesso lo caratterizzano come, ad esempio, olive e chips». Secondo la ricerca il 22% degli italiani vorrebbe poter avere ancora più occasioni per l’aperitivo. Attualmente gli habitué sono distribuiti in tutte le fasce d’età a dimostrazione delle potenzialità di sviluppo per i gestori dei locali. Gli over 45, comunque, rappresentano la quota maggiore.


LO SCONTRINO

Per quanto riguarda i locali, il 40% del giro d’affari è nei bar diurni dove lo scontrino medio serale è di 6,3 euro. Due euro più alto nei bar che restano aperti fino a tarda sera. ll 14% degli aperitivi è consumato in pub e enoteche (7 euro la media di spesa), il 13% nei ristoranti (dove la spesa sale a 17 euro) e il 6% nei chioschi ambulanti (7,3 euro a persona). Sull’onda delle abitudini italiane – molto apprezzate dai turisti stranieri – l’aperitivo è considerato trend in molte grandi capitali, tanto da spingere grandi marchi tricolore a portare sul mercato miscelati ready to drink (pronti da bere), la cui ultima tendenza sono i mocktail (cioè i cocktail privi di alcol). Un recente studio promosso da Sanbittèr ha dimostrato che quando si parla di aperitivo si dovrebbe pensare proprio a quello all’italiana. Quindi un pezzo di storia d’Italia e del “bien vivre” italiano, ma anche prodotto da esportazione.
 

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