Mps, il salvataggio costerà 3,8 miliardi Via le sofferenze

Mercoledì 30 Novembre 2016 di Carlotta Scozzari
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La complessa operazione che condurrà in salvo il Monte dei Paschi di Siena costerà alla banca 3 miliardi e 875 milioni. Cifra a cui l'istituto di credito guidato da Marco Morelli conta di fare fronte con l'aumento di capitale fino a 5 miliardi che partirà entro l'anno e che costituisce esso stesso il passaggio-chiave del salvataggio (insieme con la maxivendita di sofferenze che saranno cartolarizzate). A riportare la cifra è la stessa Mps, tra le righe del documento di offerta di riacquisto delle obbligazioni subordinate (Lme) partita lunedì.

«I costi complessivi dell'operazione (dove per operazione si intendono sia la cessione di sofferenze, sia l'aumento di capitale sia lo stesso Lme, ndr) sono dati da effetti economici pro-forma, al 30 settembre 2016, pari a 3.705 milioni e da effetti patrimoniali pro-forma, al 30 settembre 2016, pari a 170 milioni. Tali impatti saranno fronteggiati mediante un aumento di capitale da 5 miliardi». Nell'assemblea degli azionisti del 24 novembre, che aveva approvato l'aumento di capitale e nominato Alessandro Falciai alla presidenza, Mps aveva «rappresentato» costi  che «non tengono conto degli effetti valutativi connessi alle diverse componenti dell'operazione» pari a 648 milioni, al lordo dell'effetto fiscale. Gran parte dei 3,875 miliardi di costi complessivi del salvataggio è riconducibile alla cartolarizzazione delle sofferenze. «Si evidenzia - si legge sempre nel documento di offerta - che la cartolarizzazione comporta per la banca, al 30 settembre 2016, un effetto economico pro-forma negativo non ricorrente per 2.720 milioni, che include 179 milioni di svalutazione dei finanziamenti subordinati concessi al veicolo per la cartolarizzazione, che l'emittente (Mps, ndr) ritiene non recuperabili, stante il livello di subordinazione. L'emittente metterà a disposizione del veicolo di cartolarizzazione una linea di liquidità stimata in circa 235 milioni».

Intanto, oggi è in programma a Siena un consiglio di amministrazione per fare il punto della situazione sulla conversione volontaria dei bond subordinati con l'obiettivo di reinvestire il ricavato in azioni di nuova emissione (così da abbassare l'ammontare dell'aumento di capitale fino a 5 miliardi). Intanto, l'ad di Mps, Marco Morelli, è di nuovo in viaggio all'estero, sia in Europa sia negli Stati Uniti, alla ricerca di investitori istituzionali, in vista del lancio dell'aumento previsto per il 7 o 8 dicembre. Ieri, intanto, a Piazza affari, Mps è balzata del 17,4% dopo il -14% del giorno prima e il -13% di venerdì.
Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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